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Cronaca Lucera

Omicidio Belfiore: arrestato Nicola Capra, autotrasportatore di Lucera

All'origine del gesto, un violento litigio ripreso dalle telecamere interne dell'esercizio commerciale. Capra è ora in stato di fermo con l'accusa di omicidio e tentato omicidio. Restano gravissime le condizioni di Palmadessa

Prima l’offesa in un bar. Quindi il litigio, violento, ripreso dalle telecamere interne dell’esercizio commerciale,  terminato con la minaccia di morte. Dopo soli 20 minuti l’esecuzione era consumata. Nicola Capra, 36 anni, autotrasportatore  di Lucera, non ci avrebbe pensato su due volte e, dopo la rissa al bar, imbracciato un fucile detenuto illegalmente, avrebbe raggiunto l’azienda agricola di Antonio Palmadessa, 49 anni, e fatto fuoco, uccidendo Aldo Belfiore 47 anni, presente in azienda per caso, e ferendo Palmadessa gravemente. In meno di 24 ore la procura di Lucera ha chiuso il cerchio e risolto l’omicidio avvenuto martedì sera, in una azienda agricola, lungo la strada che collega Lucera a Troia.

IL VIDEO DEL LITIGIO 

I fatti, la dinamica, il movente sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa dal procuratore capo delle repubblica, Domenico Seccia, e dal titolare delle indagini, Marangelli, alla presenza del capitano dei carabinieri. Nicola Capra è ora in stato di fermo, accusato di omicidio e tentato omicidio. Si è avvalso della  facoltà di non rispondere, ma molte indicazioni sono state fornite agli inquirenti da parte di un testimone, una donna, presente nella zona al momento del delitto. Ha dato indicazioni sull’auto usata da Capra per raggiungere l’azienda, lontana solo un chilometro dal bar dove poco prima era avvenuto il litigio. Poi gli spari, cinque, sei colpi, uditi distintamente dalla donna.

Omicidio Lucera: il litigio prima dell'esecuzione

L’uomo avrebbe prima sparato a Palmadessa, ferendolo in maniera grave, e poi a Belfiore, uccidendolo. Subito dopo si è allontanato dal luogo del delitto. Le tracce, gli indizi raccolti e forniti portavano all’autotrasportare, che in caserma però si è presentato spontaneamente, con abiti diversi da quelli indossati durante l’omicidio. Sequestrata anche l’auto di Capra, una merecedes grigia, mentre si cerca ancora l’arma del delitto. Nelle prossime ore saranno effettuati  stub e perizia balistica.

Il procuratore Capo Seccia, parla di “delitto d’impeto”. “Una violenza efferata - ha detto Seccia – che mostra tutto il disprezzo per la persona”. Seccia nel corso della conferenza stampa ha anche sottolineato che questo è il 13° omicidio, il 12° risolto, lanciando così un segnale a chi ritiene di  poter fare a meno del tribunale di Lucera.

Le condizioni di Palmadessa, ricoverato al Policlinico foggiano, continuano ad essere giudicate gravissime.

 

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