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Tre le coltellate inferte a Renzulli: "Una è stata letale". Segni di arma da taglio anche sulla spalla del 38enne ucciso

Terminata poco fa l’autopsia sul corpo di Mario Renzulli presso l’obitorio del Policlinico Riuniti, per stabilire le cause del decesso: diverse le coltellate inferte, ma una è stata quella letale

E’ stata eseguita questo pomeriggio dal prof. Luigi Cipolloni, direttore dell’istituto di Medicina legale dell’Università di Foggia, l’autopsia sul corpo di Mario Renzulli, il 38enne di Manfredonia accoltellato lunedì sera in un casolare di campagna in zona 'Macchia Rotonda'.

Almeno tre le coltellate inferte, di cui due all’addome e una alla schiena, che  hanno ridotto la vittima in fin di vita. L'uomo è deceduto poco dopo presso il policlinico Riuniti di Foggia in seguito alle gravi ferite riportate durante la lite familiare. "Sostanzialmente è stata una, la coltellata che ha provocato il decesso" la conferma di Cipolloni a Foggiatoday.

Altri segni evidenti di arma da taglio, non gravi, erano presenti all’altezza della spalla. 

Resta da capire se la versione fornita dalla compagna del 38enne - che agli inquirenti avrebbe detto che a colpire Renzulli sia stato il bambino - trovi riscontro con quanto emerso dall’autopsia, il cui esito potrebbe modificare le risultanze investigative raccolte finora.

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