rotate-mobile
Cronaca San Severo

Diciassettenne ucciso a San Severo: 15enne in questura, la gelosia dietro l'omicidio

Francesco D'augelli è stato accoltellato in via Lucera ieri sera 18 luglio a San Severo. È morto poco dopo in ospedale

Un ragazzo di 15 anni, presunto autore della coltellata che ha provocato la morte di Francesco D'Augelli, dalle 13 è in questura, dove si è presentato accompagnato dal suo avvocato, verosimilmente per costituirsi. Gli investigatori erano già sulle sue tracce da alcune ore. Non sono mancati momenti di tensione quando davanti agli uffici di via Gramsci i parenti del presunto assassino hanno inveito contro i giornalisti. Il ragazzo dovrebbe essere interrogato nelle prossime ore. 

Il movente dietro l'omicidio di via Lucera potrebbe risiedere nella gelosia del quindicenne per la fidanzata del ragazzo accoltellato intorno alle 21.30 del 18 luglio in via Lucera, deceduto al suo arrivo in pronto soccorso all'ospedale Masselli Mascia, dove era stato trasportato a bordo di un'ambulanza del 118. Secondo quanto ribatte l'Ansa, ieri sera in via Lucera, i due si sarebbero affrontati per la seconda volta dopo un primo litigio che sarebbe scoppiato sabato scorso. 

Colpito con un fendente sotto al costato, prima che il suo cuore smettesse di battere, Francesco D’Augelli ha percorso alcuni metri e si è accasciato al suolo in via Ferrini, dove è stato raggiunto da alcuni familiari. Poi la corsa disperata al pronto soccorso del Masselli Mascia, preso d'assalto da parenti, amici e conoscenti del ragazzo. Urla, lacrime e tanta rabbia alla notizia del decesso.

San Severo è tramortita, sotto choc e incredula per l’ennesimo grave fatto di sangue nella città già martoriata dalla sete di vendetta dei clan in guerra (le immagini video)  

"Pare per motivi futili" ha detto il sindaco di San Severo in un video pubblicato su Facebook questa mattina. "Dolore, sofferenza, vicinanza alla sua mamma, al suo papà, ai suoi familiari. Il lutto e il cordoglio dell'intera comunità che mai vorrrebbe raccontare fatti così gravi, così inauditi e inspiegabili" ha aggiunto il primo cittadino. 

Si tratta del sesto omicidio avvenuto dall'inizio dell'anno in provincia di Foggia, il secondo nella città dei campanili dell'Alto Tavoliere, dopo quello di Salvatore Lombardi dell'8 aprile. Tre hanno riguardato la città di Foggia: l'11 luglio in via Lucera era stato ucciso Alessandro Scopece. Prima ancora, il 17 maggio, davanti al carcere di via delle Casermette, era stata interrotta l'esistenza di Alessandro Scrocco. Sempre nel capoluogo dauno, in via Silvio Pellico, la sera del 25 marzo, era stato assassinato Roberto Russo. 

Sono in corso tuttora le indagini sul ritrovamento del corpo senza vita avvenuto il 12 marzo all’esterno di un casolare di campagna in agro di Zapponeta, di Giuseppe Ciociola, agricoltore 59enne di Manfredonia (i dettagli sugli omicidi). 

Una lunga scia di sangue che il procuratore nazionale antimafia originario del capoluogo dauno, Giovanni Melillo, ieri, poco prima dell'omicidio di Francesco D'Augelli, aveva così descritto: "La Capitanata è attraversata da gravi episodi criminali dei quali non c'è ancora piena consapevolezza" (continua a leggere).

Aggiornato alle 14.16

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Diciassettenne ucciso a San Severo: 15enne in questura, la gelosia dietro l'omicidio

FoggiaToday è in caricamento