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Cronaca

Omicidio Di Gennaro: chiesta perizia psichiatrica per Papantuono, il 30 marzo testi in aula

Prossima udienza, il 30 marzo, quando verranno ascoltati cinque testi, tra cui Pasquale Casertano, il giovane collega del maresciallo Di Gennaro, rimasto ferito nell'agguato dello scorso aprile, a Cagnano Varano

Perizia psichiatrica per l'imputato e attesa per i primi testi in aula. Si conclude così la prima udienza del processo in Corte d'Assise, a Foggia, a carico di Giuseppe Papantuono.

L'uomo, 65enne di Cagnano Varano, la mattina del 13 aprile dello scorso anno, uccise nella piazza del paese il maresciallo maggiore e vicecomandante della stazione locale Vincenzo Di Gennaro e ferì il carabiniere 27enne Pasquale Casertano, mentre erano impegnati in un servizio di pattuglia. Questa mattina la prima udienza del processo, che si sta celebrando con rito ordinario.

Omicidio Di Gennaro: la parola passa i tecnici

Presente l'imputato, difeso dal legale Angelo Di Pumpo che ha chiesto al giudice Antonio Civita una perizia psichiatrica a carico del suo assistito che, come già ammesso durante l'udienza preliminare, avrebbe agito sotto l'effetto della cocaina. Prossima udienza, il 30 marzo, quando verranno ascoltati cinque testi, tra cui anche Pasquale Casertano, il collega di Di Gennaro, rimasto ferito nell'agguato dello scorso aprile (Papantuono è accusato anche del tentato omicidio del giovane carabiniere). 

Le dichiarazioni di Vaccaro e Di Pumpo

Per il processo, lo ricordiamo, si sono costituiti come parti civili i familiari del maresciallo Di Gennaro (il padre, la sorella e la compagna), il collega Pasquale Casertano, l’Associazione Nazionale Sottufficiali d'Italia, il Ministero della Difesa, il Ministero dell'interno, il Comando Generale dei Carabinieri (Avvocatura dello Stato) ed il Comune di San Severo (paese d’origine del maresciallo).

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