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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Zona Industriale / Terza Traversa del Corso Mezzogiorno

Altro schiaffo alla città: dopo il Giordano e il Mediterraneo, chiude anche l’Oda Teatro

I vigili del fuoco certificano la mancanza dei requisiti di sicurezza dell'immobile e dispongono l'accesso all'ingresso solo ai dipendenti, ma non al pubblico

“Uno schiaffo ai cittadini foggiani ed alla produzione culturale dell’intera Capitanata”. La Cgil di Puglia e Capitanata entra a  gamba tesa nell’ultima vertenza che riguarda i teatri foggiani. Chiude anche l’Oda Teatro, struttura di competenza dell’amministrazione provinciale. I vigili del fuoco certificano la mancanza dei requisiti di sicurezza dell’immobile e dispongono l’accesso all’ingresso solo ai dipendenti, ma non al pubblico.

Brutto colpo per l’amministrazione Pepe, che si avvia a chiudere la sua consiliatura con una brutta pagina di incuria e sciatteria amministrativa, che rischia però, questa volta, di costare molto caro ai venti lavoratori impegnati nel teatro con la Compagnia Cerchio di Gesso che da dieci anni ha in gestione la struttura,  promotrice di cartelloni culturali eccellenti e punto di riferimento di un vasto pubblico, già orfano di altri grandi contenitori culturali in città, come il Teatro Giordano ed il Teatro Mediterraneo.

La situazione pare fosse nota da tempo a Palazzo Dogana dove, tra ieri ed oggi, si sono susseguiti vertici urgenti. Da ciò che filtra, per mettere a posto la struttura ci vorrebbero un bel po’ di soldi che evidentemente l’amministrazione Pepe non ha. “Non si pensi di andar via così’” tuona ancora la Cgil, “seppur in scadenza del mandato politico, riteniamo doveroso che la Provincia di Foggia avvii immediatamente tutte le procedure utili a consentire la riapertura dell’Oda teatro”. Mentre su Facebook è già partito il tam tam, promosso dal consigliere comunale di SEL Michele Sisbarra, per organizzare sabato prossimo una manifestazione di protesta davanti al palazzo della Provincia, in piazza XX settembre.

L’Oda Teatro non è altro che l’ultimo tassello di un effetto domino che ha investito da tempo la cultura foggiana ed i suoi contenitori. Prima della caratteristica struttura di corso del Mezzogiorno, è toccato al Teatro Giordano chiudere i battenti per non riaprirli più. Almeno non sino ad oggi, quando sono trascorsi 7 anni dalla cessazione delle attività.

Nel pomeriggio il monumento di Piazza Cesare Battisti ha “ospitato” quello che l’assessore competente, Pippo Cavaliere, ha definito “l’ultimo” sopralluogo della Soprintendenza dei Beni Culturali. L’architetto Enza Zullo ha preso visione degli interventi da completare internamente ( che saranno effettuati in danno della ditta appaltatrice, la Raco srl) e del progetto della cabina di trasformazione elettrica che sarà realizzata nell’ex parcheggio della Maddalena, riservandosi di dare il via libera entro una settimana.

CHIUSURA ODA TEATRO: IL GADD

Un’altra brutta pagina riguarda il Teatro Mediterraneo, la struttura all’aperto di via Galliani chiusa ormai da quasi tre anni e che rischia di non poter essere riutilizzato ancora per molto tempo. Lasciato alla mercé di vandali e clochard, le ultime razzìe lo hanno spogliato e depredato anche dei pochi arredi rimasti oltre ai danni all’impiantistica.

Il che ha fatto lievitare notevolmente il costo degli interventi necessari, salito da 400mila ad un milione di euro tondi tondi che il Comune di Foggia, però, non ha. Proprio a causa degli ultimi saccheggi, l’assessorato guidato da Cavaliere sta rielaborando il progetto di sistemazione, che pure era pronto per essere bandito, con un affidamento di durata quindicennale. Tutto da rifare, dunque, e denaro da trovare. Della serie: nulla di nuovo in città, è la storia che si ripete.

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