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Cronaca Viale Giuseppe Mazzini, 42

In obitorio la salma di Raffaele, l'accumulatore seriale. Dall'autopsia la verità su tempi e cause del decesso

Il corpo della vittima è attualmente a disposizione dell'autorità giudiziaria, che potrebbe disporre l'esame autoptico nei prossimi giorni. Restano, intanto, da ultimare le operazioni di sgombero e sanificazione dell'appartamento-discarica di via Mazzini

Si trova in obitorio, a disposizione dell’autorità giudiziaria, il corpo di Raffaele Lioce, l’80enne foggiano ritrovato senza vita, lo scorso venerdì, nell’abitazione-discarica di via Mazzini. Il corpo dell’uomo - accumulatore seriale di cui si erano perse le tracce da inizio anno - è stato ritrovato dagli operai della ditta incaricata di sgomberare l’appartamento, in forza di una ordinanza comunale urgente risalente allo scorso 2 marzo.

Raffaele era sotto il letto, a sua volta ‘sepolto’ dalla coltre di rifiuti e cianfrusaglie varie che l’uomo raccattava in giro per la città. Nei prossimi giorni potrebbe essere disposta, quindi, l’autopsia che stabilità cause e tempi dell’avvenuto decesso. I precedenti accessi delle forze dell’ordine, avvenuti nel corso delle settimane passate, avevano escluso che l’uomo potesse trovarsi nell’appartamento; la realtà ha dimostrato, invece, il contrario, dando credito a timori e sospetti dei condomini.

“Come l’uomo sia finito lì sotto è difficile stabilirlo”, spiega l’avvocato Marcello Sacco, ex amministratore di sostegno dell’uomo (l’incarico è tecnicamente decaduto con il decesso dell’assistito). “La struttura del letto, coperta dai rifiuti, ha evidentemente fatto da ‘tappo’ al tanfo che avrebbe dovuto segnalare la presenza di un cadavere in permanenza”, aggiunge.

Ma quando gli operai hanno iniziato a liberare la stanza da letto non ci sono stati più dubbi: “Man mano che svuotavano la stanza, si è liberato il tanfo fino alla macabra scoperta”, conclude Sacco. Le attività di sgombero dell’appartamento, intanto, hanno subito un temporaneo stop. “Con il decesso dell’assistito automaticamente decade la figura dell’amministratore di sostegno, che resta tenuto alle necessarie operazioni amministrative che portano alla chiusura del fascicolo e alla comunicazione dell’asse ereditario”, spiega l’avvocato.

“Ma, poiché non c’è stato l’intervento dei familiari del povero Lioce, ho dovuto provvedere a dare incarico ad una agenzie di pompe funebri per lo spostamento della salma in obitorio. Quindi ho chiesto al giudice di essere autorizzato a gestire le spese funerarie e, dato che è in corso una ordinanza sindacale, di essere autorizzato anche a concludere le operazioni di sgombero e sanificazione dell’appartamento”. Alla giornata di ieri, però, nessuna risposta è giunta all’interessato.

A sollevare il caso, lo ricordiamo, fu la trasmissione Rai, 'Chi l'ha visto?'.

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