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Cronaca

La Puglia torna in zona arancione. Conte firma il nuovo Dpcm: restrizioni fino al 5 marzo, riecco la scuola in presenza

La regione Puglia è tra quelle ad alto rischio. Da domani 16 gennaio e fino al 5 marzo entrerà in vigore il nuovo Dpcm di Giuseppe Conte. In zona arancione asporto di bar e ristoranti fino alle 18. Scuola in presenza da un minimo del 50% a un massimo del 75%

Questa mattina il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm contenente misure anti-Covid, le cui disposizioni entreranno in vigore sabato 16 gennaio e saranno efficaci fino al 5 marzo.

Tra qualche ora invece il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà  una nuova ordinanza che entrerà in vigore a partire da domenica 17 gennaio, che vedrà la provincia autonoma di Bolzano e le regioni Lombardia e Sicilia passare in zona rossa. Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Valle D'Aosta in zona arancione, come anche Calabria, Emilia-Romagna e Veneto.

Il dpcm conferma le misure di contenimento già vigenti e il modello di suddivisione in fasce differenziate di rischio. La durata minima è di 14 giorni, poi, in base alla situazione epidemiologica, ciascuna regione può subire una variazione di colore.

E' prevista l’introduzione di una quarta area, bianca, in cui potranno rientrare solo le regioni con bassa incidenza del virus, vale a dire con incidenza sotto i 50 casi ogni 100mila abitanti e Rt sotto a 1.

Alle 22 scatta il coprifuoco. Fino alle 5 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. "È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi".

Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Gli spostamenti, in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, sono vietati fino al 15 febbraio, ad eccezione di quelli con comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Saranno consentiti solo gli spostamenti dai comuni fino a 5mila abitanti, entro un raggio di 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione, però, dei rispettivi capoluoghi di provincia.

Nelle regioni 'gialle' - non in quelle arancioni o rosse - le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentiti dalle 5 alle 18, mentre il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 è vietato l'asporto, e, quindi, il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, a prescindere dal colore di una regione. 

Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto.

Per quanto riguarda i bus, "a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, con esclusione del trasporto scolastico dedicato, è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50%".

Per quanto riguarda le scuole, da lunedì prossimo gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado torneranno alla didattica in presenza almeno il 50% fino a un massimo di 75%. La restante parte dell'attività didattica sarà svolta tramite il ricorso alla didattica a distanza.

Riprendono anche i concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni, dal 15 febbraio ma per un massimo di 30 candidati per sessione. Musei aperti nelle zone gialle, fatta eccezione nei weekend. Il servizio di apertura al pubblico "è assicurato, dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi".

Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.

Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente.

Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto.

Restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all'aperto o al chiuso. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza. Sono vietate le sagre, le fiere di qualunque genere e gli altri analoghi eventi.

Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza; tutte le cerimonie pubbliche si svolgono nel rispetto dei protocolli e linee guida vigenti e in assenza di pubblico; nell'ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni; è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza.

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