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Cronaca San Marco in Lamis

Nubifragio a San Marco in Lamis: il maltempo concede una tregua, ma l’allerta resta

Domani è allerta rossa sul Gargano "per rischio idrogeologico e rischio idraulico sul Tavoliere". In ginocchio l'economia del territorio. Ingenti i danni, soprattutto alla viabilità stradale

San Marco in Lamis ce l’ha fatta, almeno per ora, a superare l’ondata di maltempo. A resistere – seppur tra mille insidie - alla furia della pioggia caduta copiosa per 48 ore consecutive. Così rapida e continua che in piena notte ha minacciato decine di abitazioni e provocato danni incalcolabili soprattutto alla viabilità stradale, da rifare completamente in alcuni tratti.

Si è temuto il peggio, persino che crollassero le case. Soprattutto nei quartieri alti della città, che dominano la valle, ma dove smottamenti e frane hanno costretto gli occupanti delle abitazioni situate ai piedi della montagna, a trasferirsi da amici, familiari o presso il Centro Operativo Comunale. Ad assisterli nelle procedure di evacuazione i volontari della protezione civile, il cui contributo - insieme a quello dei carabinieri, vigili del fuoco e polizia municipale - fortunatamente ha evitato il precipitarsi della situazione.

San Marco in Lamis, nonostante tutto, ha retto al nubifragio. Lo stesso che ha colpito la città di San Pio, Cagnano Varano, San Severo e altre cittadine della provincia di Foggia. Ma le preoccupazioni, così come le ferite, restano. Sì, perché la pioggia potrebbe tornare a picchiare sulla città già da domani, dove è allerta rossa sul Gargano “per rischio idrogeologico e rischio idraulico sul Tavoliere”.

In queste ore, presso il C.O.C. di via Donatello Compagnone, il sindaco Angelo Cera, il maresciallo dei carabinieri, i tecnici comunali, gli uomini del corpo forestale, dei vigili del fuoco, della polizia locale e i rappresentanti dei due gruppi di protezione civile presenti sul territorio, sono riuniti attorno a un tavolo per trovare e adottare misure idonee a contrastare l’emergenza.

Intanto prosegue la conta dei danni, di garage, scantinati, attività commerciali, magazzini, box, edifici pubblici e privati interamente allagati. Resta chiusa al traffico la Statale 272 in direzione San Severo, mentre sono impercorribili le provinciali che collegano il centro sammarchese a San Nicandro Garganico e a Cagnano Varano, dove le abbondanti precipitazioni hanno sradicato le pareti rocciose e abbattuto rami e alberi.

FOTO | Maltempo a San Marco in Lamis: danni e disagi dopo il nubifragio

Maltempo a San Marco in Lamis: foto 4 settembre 2014

LE RIPRESE VIDEO DI TVGARGANO.IT

L’economia del territorio è in ginocchio, a rischio è il settore dell’agricoltura. Sergio Clemente, consigliere regionale del PD, auspica che il governo di via Capruzzi attui le procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale: “I pomodori rischiano di rimanere nei campi per l’impossibilità di raccoglierli se la pioggia non dovesse cessare, mentre l’eccesso d’acqua nei vigneti potrebbe ripercuotersi sulla qualità del vino della prossima annata. Un danno enorme per i braccianti agricoli del foggiano che potrebbero non essere in grado di raggiungere il numero di giornate lavorative minime per l’accesso agli strumenti a sostegno del reddito. Sollecitiamo Regione e Governo perché intervengano immediatamente a sostegno dei Comuni che hanno subito i danni maggiori”

Anche il collega Giannicola De Leonardis chiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale rimarcando la necessità di intervenire tempestivamente sollecitando l’attivazione di una task force regionale che monitori costantemente la situazione, sostenga concretamente i comuni interessati e le loro popolazioni in questa fase particolarmente delicata.

Vicinanza alla popolazione di San Marco in Lamis è stata espressa dal sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto: “Ho verificato con le autorità preposte, a cominciare dal Prefetto, come si stia procedendo tempestivamente ed efficacemente, oltre che ad assistere e soccorrere i circa centocinquanta sfollati, a compiere celermente i sopralluoghi che permettano loro di rientrare nelle proprie abitazioni. Continuerò a seguire la situazione, anche per portarla, in caso di necessità, all’attenzione dei colleghi di Governo”.

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