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Cronaca Cagnano Varano

Operazione antidroga: ecco i nomi degli arrestati nell'operazione Inpulsa a Cagnano Varano

I nomi e i reati contestati ai soggetti coinvolti nel blitz antidroga messo a segno all'alba di oggi, a Cagnano Varano, dai carabinieri

Blitz antidroga ‘Inpulsa’ sul Gargano. Tra gli indagati nell’ambito dell’operazione messa a segno all’alba di oggi, a Cagnano Varano, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari Matteo Pio Bocale, Donato Antonio D’Augello, Francesco Curatolo, i fratelli Michele Giuseppe e Sebastiano Pio Tarantino, Sergio Fini e Roberto Bocale. Altri due sono stati, invece, sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il dettaglio dei reati e degli episodi contestati

Bocale Matteo Pio, D’Augello Donato Antonio e Curatolo Francesco, perché, in concorso tra loro tentavano di impossessarsi del denaro presente all’interno dello sportello bancomat posizionato presso la filiale dell’ufficio postale di Ischitella; acquisivano la disponibilità delle armi e delle vetture utili a porre in essere il colpo e, quindi, procurarsi le armi (fornite da Sergio Fini) necessarie per impossessarsi del denaro presente nello sportello bancomat dell’ufficio postale di Ischitella.

I fratelli Tarantino perché, in concorso tra loro, costringevano la parte offesa a consegnargli la somma di € 600 dovuta per la cessione di droga; in particolare i Tarantino usavano violenza fisica nei suoi confronti e lo minacciavano pretendendo la consegna del denaro dovuto per dello stupefacente detenuto dai prevenuti e ceduto alla vittima. Ancora perché detenevano e cedevano a terzi sostanza stupefacente del tipo hashish per una quantità pari ad € 600 e perché, in concorso tra loro, con l’uso della violenza colpivano ripetutamente la vittima per impossessarsi del suo telefono, sottraendoglielo;

Sempre i Tarantino, perchè in concorso tra loro, hanno costretto la vittima a consegnargli la somma di € 600 dovuta dal figlio per la cessione di droga, raggiungendola nei pressi dell’abitazione e minacciandola di morte con una spranga di ferro pretendendo il pagamento del debito di droga. Inoltre, in concorso tra loro, costringevano la vittima a consegnargli la somma di € 4.000 dovuta per la cessione di droga e perchè, insieme a Matteo Bocale, detenevano e cedevano a terzi sostanza stupefacente del tipo marijuana per una quantità pari ad € 4.000.

Fini Sergio perché riceveva e deteneva la vettura Alfa Romeo rubata a Cagnano Varano e perchè deteneva e cedeva sostanza stupefacente del tipo hashish in più circostanze nei pressi del sert ed anche a persone di minore età. 

Bocale Matteo Pio perché in concorso con altro soggetto all’epoca dei fatti minorenne, minacciava di morte, con l’uso di un’arma un minore e perchè deteneva e cedeva sostanza stupefacente, tipo marijuna in quantità di 4 kg detenuti a fini di spaccio e ne prometteva grammi 200 a D’Augello Donato.

Bocale Roberto perchè deteneva e cedeva quattro dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish.

Fini Sergio e Bocale Roberto perchè in concorso tra loro detenevano sostanza stupefacente del tipo hashish in quantità pari ad € 150 che dovevano cedere a terzi.

Fini Sergio e Bocale Matteo Pio perché, in concorso tra loro, detenevano sostanza stupefacente del tipo hashish pari a circa 6 panetti e quindi 600 grammi che il Bocale deteneva e cedeva al Fini per cederlo a terzi.

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