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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Centro - Piazza Giordano / Corso Pietro Giannone

“Napoleone” addio: sfrattato il re dei cocomerari di Foggia

Luigi Annarelli, 70 anni, una vita a tagliare angurie nella calura estiva della sera foggiana. L'ordine delle Fiamme Gialle è stato categorico: quell'area va preservata e tenuta libera per motivi di sicurezza

In quell'angolo che incrocia Corso Giannone non c'è rimasto più nulla. Ad osservarlo, vuoto, quasi desolato, fa un certo effetto. E' un simbolo della foggianità, quella pura, quella vera, che va via. Che non c'è più.

Smantellato, in un sol colpo, per "questioni di sicurezza" dalla Guardia di Finanza che ha sede proprio lì, nel palazzo che ogni anno, per 40 anni, la famiglia Annarelli presidiava con la storica bancarella di cocomeri, dissetando e deliziando i palati foggiani con fette di anguria rosse e dolci, rigorosamente al ghiaccio, ormai diventate un'istituzione in città.

Ebbene lì "Napoleone", così come lo conoscono in città da sempre, non ci può più stare. Luigi Annarelli, 70 anni, una vita a tagliare angurie nella calura estiva della sera foggiana, l'ultimo erede dell'attività di famiglia, avviata dal padre Luigi, ha dovuto, come si dice in gergo, togliere le tende, dall'oggi al domani.

E a poco serve cercar di capire perchè ieri era possibile ed oggi no. O perchè in una città che deve fare i conti con ben altri fenomeni di illegalità e di abusivismo, la scure si è abbattuta su Napoleone e su quel pezzo di foggianità che lui orgogliosamente rappresentava.

L'ordine delle fiamme gialle è stato categorico: quell'area va preservata e tenuta libera. Gli è stato proposto il trasferimento in altra zona. Ma "Napoleone" ha preferito chiudere.

Quel punto, in fondo, quell'angolo di Corso Giannone dove trascorreva l'estate, era la sua vita. La sua casa. E di quel nomignolo, Napoleone appunto, dato al fratello (quello che allo storico Bonaparte assomigliava per davvero), ne andava talmente fiero che ai clienti si presentava così: semplicemente "Napoleone". Cocomeraro-2

Da "Napoleone", un posto noto in cui andare a rinfrescarsi nelle calde sere estive per gustare cocomeri rossi come il sangue, appena scaricati, tassativamente ghiacciati. Oggi non c'è più. L'angolo vuoto.

Ma tornerà? Si chiede qualcuno. No, lì no. Forse altrove. Nella zona sarebbe partita anche una raccolta firme. Ma chi lo conosce sa che, fosse anche per semplice questione di orgoglio, Napoleone la sua baracca l'ha smontata per sempre.

Addio rosse angurie d'estate, dunque. Le prossime generazioni Napoleone non lo conosceranno mai. Così come non conosceranno mai le tante tradizioni travolte e smantellate dal tempo che hanno fatto la storia della città.

Ecco, Napoleone sarà un pezzo di storia da raccontare. Della serie, un nome un destino.

 

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