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Cronaca

Multe ai volontari della stazione di Foggia, a prestare soccorso anche tre braccianti stranieri. Flai Cgil tuona: "Ora denunce"

Dura la nota del sindacato che fa sapere che nel gruppo di volontari sanzionato ieri vi sono anche tra immigrati. "La mattina lavorano nei campi, la sera offrono conforto". Indignazione dal Pd: "L'assessore chieda spiegazioni"

Sta suscitando scalpore quanto accaduto presso la stazione di Foggia. Dura la nota della Flai Cgil. “Ieri sera presso la stazione ferroviaria di Foggia i membri dell’associazione “Fratelli della Stazione” sono stati sanzionati mentre distribuivano coperte e viveri ai senzatetto. Secondo la polizia “erano privi di titolo di viaggio né interessati al servizio ferroviario”. Tra i volontari, tre lavoratori indiani iscritti alla Flai Cgil di Foggia: Sukwinder, Kurdeer, Harpreet. Solitamente, questi lavoratori, dopo una giornata di fatica nei campi, si recano in stazione per prestare aiuto ai senzatetto. Questa attività, rivolta agli svantaggiati, tra cui diversi italiani espulsi dalla società, rappresenta per loro un importante strumento di integrazione con il territorio. Quella di ieri sera è stata un’azione non tollerabile, per questo la Flai Cgil di Foggia esprime solidarietà a tutti volontari di “Fratelli della Stazione” e si impegna a sostenere la denuncia dell’accaduto presso le istituzioni del territorio”.

Sulla vicenda interviene anche il Partito Democratico di Foggia con il segretario cittadino Davide Emanuele, che dichiara: “Multare la solidarietà è incomprensibile e inaccettabile. Bloccare e interrogare, a quanto si apprende anche aspramente, i volontari dell'associazione Fratelli della Stazione mentre si apprestavano a svolgere il servizio che effettuano da quasi 20 anni è incomprensibile e inaccettabile. È incomprensibile e inaccettabile chiedere un 'titolo di viaggio', espressione burocratica che sta per biglietto del treno, a ragazze e ragazzi che la sera entrano in stazione per occuparsi dei poveri e degli emarginati che hanno eletto quello spazio, quelle strutture e i vagoni inutilizzati a rifugio notturno. Ed è altrettanto incomprensibile e inaccettabile ogni tentativo di giustificare il comportamento degli operatori che hanno, sì, applicato norme esistenti, ma senza alcuna disponibilità alla comprensione effettiva di chi fosse loro davanti e quale fosse il motivo del loro ingresso in stazione. Eppure alla Polfer, ai Servizi sociali, alla Polizia municipale li conoscono bene, visto che è anche a loro che si rivolgono quando ci sono casi particolari, e particolarmente fastidiosi, da affrontare e risolvere. Ragazze e ragazzi, donne e uomini, italiani e stranieri che lo fanno da 20 anni accompagnati dal sostegno di tanti cittadini e appesantiti dall'indifferenza delle istituzioni cittadine. A proposito, la neo assessora alle Politiche sociali oggi farebbe buona cosa ad indossare la fascia tricolore - quella che simboleggia la rappresentanza della città di Foggia e che ha sfoggiato ad una manifestazione di partito - e a recarsi in Questura per chiedere ai vertici provinciali della Polizia di Stato chiarimenti su quanto accaduto. Perché è importante provare a rendere comprensibile, se mai possibile, una vicenda che s'inscrive nel novero di piccole e grandi vessazioni inflitte a chi svolge volontariato in favore di emarginati e migranti che abitano gli intersitizi delle nostre città o che si appigliano a zattere di umanità per approdare ai nostri porti”.

Solidarietà ai Fratelli della Stazione anche dal consigliere Raffaele Di Mauro: "Oggi leggiamo di uno di quegli episodi che lasciano increduli. Alcuni volontari  sono stati multati per aver portato latte e coperte a chi vive in stazione, privi del titolo di viaggio. Nell’attesa di conoscere i dettagli della vicenda e soprattutto i suoi risvolti mi sento di esprimere la mia solidarietà e vicinanza ai volontari. Lo faccio come cittadino prima e come consigliere comunale e Presidente della Commissione Socio-culturale poi. Per quanto - in generale - il lavoro della Polizia Ferroviaria sia meritevole delle nostre attenzioni ed elogi, penso che questa volta ci sia stato un eccesso di zelo, di rigore, non necessario. Penso sia inverosimile multare la solidarietà, la fratellanza, l’umanità se pur - a volte - fatta fuori dalle ferree regole. Mi auguro che la vicenda trovi un lieto fine con un chiarimento fra i Fratelli della Stazione e la Polfer e l’annullamento della sanzione irrogata, ma ove così non fosse mi offro di pagare il verbale di uno dei volontari, quale gesto simbolico di ringraziamento per il servizio svolto a beneficio degli ultimi, dando la mia disponibilità - qualora ne abbiano piacere - a trascorrere qualche ora da volontario al loro fianco".

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