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Cronaca

Addio a Piero Angela, nove anni fa inaugurò l'anno accademico a Foggia: "Bisogna accendere i cervelli oltre alle tv"

Nel 2013 Angela fu ospite d'onore dell'Università di Foggia all'inaugurazione del nuovo anno accademico, durante la quale si affrontò il tema del ruolo della scienza per il progresso e la crescita economica, politica ed etica della società

Il mondo della tv perde uno dei suo decani e personaggi illustri: Piero Angela se n'è andato oggi all'età di 93 anni. Con 'Quark' e 'Superquark', storici programmi della Rai, è diventato il padre della divulgazione scientifica. 

Nato a Torino nel 1928, iniziò la carriera come cronista radiofonico per la Rai, diventando poi corrispondente e conduttore del Tg1. Nel suo lungo curriculum anche undici libri. Nel 2004 ricevette il titolo di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana cui fece seguito, lo scorso anno, quello di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana. 

Nel 2013 Angela fu ospite d'onore dell'Università di Foggia all'inaugurazione del nuovo anno accademico, durante la quale si affrontò il tema del ruolo della scienza per il progresso e la crescita economica, politica ed etica della società. 

"La scienza unisce le generazioni, perché le regole non cambiano. È un percorso di conoscenza lungo il quale tutti possono inoltrarsi, a condizione – naturalmente - che il racconto sia fatto in modo chiaro e comprensibile. Ma il nostro paese, così ricco di storia, di arte, bellezza e alti ingegni, sembra non riuscire a vivere nel mondo moderno ", commentò. Durante il suo discorso, Angela evidenziò la necessità di introdurre degli "acceleratori del cambiamento", attraverso la promozione di una tv di qualità, “di quelle di accendano i cervelli, invece che spegnerli, “bisogna accendere i cervelli, oltre alle tv”.

Il tutto, affidandosi agli "uomini giusti nei posti giusti: "Una garanzia del successo: sono queste le piccole, grandi cose in grado di realizzare davvero una rivoluzione. Bisogna capire come cambia il mondo per rendere il nostro un paese normale e moderno”, concluse. 

"È scomparso una grande divulgatore, e soprattutto una persona colta, curiosa, perbene, gentile, sempre disponibile, mai arrogante. Ho avuto il piacere e l'onore di incontrarlo in varie occasioni. Mi fece un enorme piacere averlo quando ero rettore a Foggia per l'ultima mia inaugurazione dell'Anno Accademico il 15 gennaio 2013 quando tenne una lectio magistralis sulla scienza aperta e la divulgazione scientifica. E poi a Firenze, a tourismA 2017, quando ero presidente della Sami, per ricevere il premio Riccardo Francovich, consegnatogli dal ministro Dario Franceschini. Indimenticabile anche una visione con lui del suo straordinario progetto multimediale delle domus di Palazzo Valentini e poi al foro di Augusto, appena inaugurata. Ha aperto una strada. Condoglianze affettuose alla sua inseparabile moglie, alla famiglia, in primis ad Alberto, ai suoi collaboratori storici. Un grande applauso e enorme gratitudine per il suo lungo impegno", il commento dell'ex rettore Giuliano Volpe.

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