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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca San Marco in Lamis

Addio a Michele Scarano: non ce l'ha fatta il titolare della farmacia 'Guerrieri' di San Marco in Lamis

Il dottore farmacista, conosciutissimo a San Marco in Lamis, è morto oggi 8 maggio. Lascia moglie e due figli. Era il fratello di Carolina Scarano

San Marco in Lamis piange la prematura scomparsa di Michele Scarano, dottore farmacista laureato all’Università di Camerino nel 1992 e titolare della farmacia Guerrieri di Corso Matteotti, morto oggi 8 maggio. Un brutto male scoperto poche settimane fa lo ha strappato alla vita, ai tanti amici e agli affetti più cari. Figlio dell’ex presidente dell’ordine degli avvocati, Peppino Scarano, deceduto un anno fa, era il fratello di Carolina Scarano, consigliera nazionale del Consiglio Nazionale Forense. Aveva 53 anni, lascia la moglie e due figli.

Sgomenti i sammarchesi per la dipartita del dottore farmacista, conosciutissimo e apprezzato per le sue qualità professionali e umane. Quando poteva, amava girare il Gargano e visitare l’Italia in vespa con gli amici del club di San Marco in Lamis, di cui era vicepresidente. Coltivava un’altra grande passione, quella del vino. Era anche sommelier. 

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Decine i messaggi di cordoglio postati su Facebook. Così il geometra Giuseppe Nardella: “Nel giorno dell’apparizione dell’Arcangelo Michele è venuto a mancare un amico fraterno con il quale ho condiviso mille avventure. Voglio ricordarti con il sorriso”.

Una persona splendida e sempre con il sorriso stampato sul viso” evidenzia Amalia. “Immensamente addolorato non ho parole. Era una persona fantastica e sempre disponibile” sottolinea Matteo. “Bravissima persona e sempre disponibile verso tutti” commenta Carolina. Così Michele Mundo: “Ciao Michele, sei stata una persona gentile e speciale per tutti quelli che ti hanno conosciuto. Per questo rimarrai sempre nei nostri cuori. Il tuo ricordo lo porteremo in ogni posto dove andremo in vespa”.Michele era una persona più unica che rara, dall’animo nobile ed esemplare” ricorda Alessio Villani. “Dovevi essere una delle ultime persone nella storia del mondo a passare ad un’altra vita. Eri troppo, troppo umile, troppo buono, troppo disponibile, troppo gentile, troppo dottore, troppo vespista, troppo amico, troppo papà, troppo marito. Io non ti dimenticherò mai, sarai sempre il mio dottore e ti porterò sempre nel mio cuore” scrive Rosanna. "Ciao Dotto', noi vogliamo ricordarlo così, sempre con il sorriso e soprattutto disponibile verso tutti, oggi è veramente una giornata triste per tutta la comunità sammarchese" si legge sulla pagina Facebook della Polisportiva Sammarco.

Toccante il ricordo di Ciro Nardella, collega farmacista di Scarano: "Oggi come tutti gli altri anni avrei postato la foto della mia mamma per salutarla e ricordarla. Con profondo rammarico, invece, mi tocca salutare te amico mio. Dirti addio è difficile, non riesco a rassegnarmi che domani non potrò più condividere le nostre esperienze , le nostre iniziative. Quei momenti spensierati e tranquilli con i nostri motori alla conquista di un paesaggio e di un mondo migliore dove solo l’amore fraterno diventa indissolubile. Tu non sei mai stato il collega della porta accanto, il collega con cui competere, ma l’amico sempre pronto ad affrontare insieme il problema per poter essere migliori e migliorare le condizioni di chi si rivolgeva a noi solo per un consiglio. La nostra medicina sarà e continuerà ad essere sempre donare un sorriso ai più bisognosi. Buon viaggio Michele".

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Anche il sindaco Michele Merla ha ricodato il dottore farmacista: "Ci ha lasciati in silenzio, con discrezione, come era nel suo stile. Un amico, un professionista serio e preparato, ma soprattutto sempre cordiale, sorridente ed umano. Sempre pronto a partecipare alle iniziative riguardanti la città e propositivo quando c’erano da risolvere i problemi. La nostra comunità perde oggi un punto di riferimento".

Così l'associazione 'Le Fracchie': "La strada che facciamo insieme è il senso della vita. Le emozioni provate, gli sforzi condivisi per far sì che siano meno pesanti, i sogni raccontati per coinvolgere ed entusiasmare: la via più bella per fare in modo che si realizzino. Michele è stato capace di aggregare, di coinvolgere, di generare entusiasmo e passione perché per primo ha creduto fermamente nella passione condivisa che è l’essenza di una comunità. A lui dobbiamo tanto, a lui, punto di riferimento, dobbiamo la certezza di trovare fuoco vivo che ogni istante si rinnova perché ha legna eterna da bruciare. Ohissa Michele! Grazie di tutto…. Ci mancherai ma sapremo ritrovarti in ogni scintilla che come una preghiera sale in cielo per diventare stella immortale, punto fisso, luce che brucia".

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