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Cronaca Manfredonia

Ingegnere informatico morto improvvisamente a 40 anni. Sindaco e amici sotto choc: "E' devastante"

Domenico Trotta lascia moglie e figli. Il messaggio di Gianni Rotice, sindaco di Manfredonia

Manfredonia è sotto choc per l’improvvisa scomparsa, a 40 anni, di Domenico Trotta, noto ingegnere informatico e docente della città sipontina. La notizia del giovane professionista ha fatto immediatamente il giro del web. Centinaia i messaggi di sconcerto e cordoglio da parte di amici e conoscenti.

Tra questi quello del sindaco di Manfredonia, Gianni Rotice: “Un fulmine a ciel sereno che mi rattrista profondamente e mi lascia sgomento. La drammatica notizia della morte improvvisa dell'amico Domenico Trotta, mi lascia davvero senza parole. Un giovane ed eccellente professionista dell'informatica al quale mi accomunava la passione per le moto e l'amore per Manfredonia che volevamo far crescere socialmente attraverso delle attività di solidarietà e promozione territoriale, come quella del ‘Babbo Natale in moto’ di qualche settimana fa organizzata simbolicamente nei comparti CA. Ciao caro Domenico, un abbraccio forte alla sua famiglia”.

Giuseppe: “Ciao Domenico, te ne sei andato di fretta all’improvviso lasciando un vuoto incolmabile. Eri una persona molto speciale sempre disponibile”. Rocco: “Ciao prof. Che la terra ti sia lieve”. Sara: La mancanza di una persona è l’assenza più grande, a qualunque età. Ciao Domenico Trotta”. Angela: Non è giusto, le realtà che ti fanno riflettere, buon viaggio Domenico, veglia sulla tua famiglia soprattutto sui tuoi bambini”. Valerio: Addio amico mio, destino infame, che la terra ti sia lieve”. Daniela: “Non so quante volte ti ho obbligato a farmi copiare e tu puntualmente me lo concedevi. Sei stato il mio compagno di banco in una classe meravigliosa dove fino a qualche giorno fa ci siamo sentiti nel nostro gruppo di scuola , perché la nostra non era una classe come le altre, noi eravamo quelli della 5 C. Oggi il mio pensiero va alla tua amata moglie e i tuoi adorati figli. Tomenico, come ti chiamavo io, ora vola più forte della tua ,oto, pazzo come lo eri solo tu. Ti voglio bene amico mio, difficile sarà cancellare il tuo ricordo. Serena: Ho appena appreso questa notizia devastante, sono incredula a quello che ho letto. Mi sento fortunata ad avervi potuto conoscere. In me rimarrà sempre il ricordo di una persona buona, simpatica, ma soprattutto che non diceva mai di no, quando qualcuno chiedeva il suo aiuto. Più che professore siete stato un amico. La vita è davvero ingiusta a volte, buon viaggio prof. Un abbraccio ai suoi cari.

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