rotate-mobile
Cronaca

Addio ad Antonio, è morto il clochard che viveva nei sotterranei dei Riuniti di Foggia: "Non ce la faceva più a stare per strada"

A darne notizia sono stati i Fratelli della Stazione con il messaggio commosso di una volontaria. Da un po' non si vedeva più in stazione

"Antonio ci ha lasciati. Un senza dimora come tanti per i più, un amico che ha condiviso con noi parte dell'anno. Un posto vuoto in più sulla panchina sulla strada per la stazione, un pezzo vuoto in più nei nostri cuori". Con queste parole, i Fratelli della Stazione, l'associazione di volontariato foggiana che si prende cura dei senza fissa dimora, ha dato notizia della scomparsa di Antonio, il clochard che per oltre vent'anni ha vissuto nei sotterranei del Policlinico Riuniti.

FoggiaToday, più di un anno fa, aveva raccontato la sua storia, nella speranza di sensibilizzare le istituzioni a trovargli una sistemazione e dargli il conforto di cui aveva bisogno. 

"Ogni volta non è mai uguale, ogni volta pensiamo che saremo più forti della volta precedente, ma ogni volta al messaggio o alla chiamata 'non è più tra noi' le parole si bloccano e la comunicazione si riduce a poche parole di tristezza nella nostra chat". Così scrive Valentina, volontaria dell'associazione, in un toccante messaggio all'indomani della morte di Antonio. Per i Fratelli della Stazione è un dolore che si rinnova. Da un po' non si vedeva più al quartiere Ferrovia e di lui non avevano notizie.

"Da ieri provo a ricordare tutte le volte che ho provato a parlargli, a convincerlo a farsi curare, ad accettare un posto nelle strutture, le volte che ho provato a farmi promettere di resistere, che noi ci stavamo provando a trovare una soluzione. Ricordo solo il volto triste di chi non ce la faceva più a stare per strada e gli occhi imploranti di un uomo che provava a chiederci ogni sera aiuto, con dignità, senza mai mollare, con gli occhi lucidi e il passo lento di chi a una certa ora può finalmente recarsi in stazione per dormire. Penso alla sua cara amica e compagna di una vita Dora, un dispiacere enorme sarà stato per lei ricevere questa notizia e un grande dispiacere il nostro, non poter essere lì con lei a consolarla, ad alleviare il suo dolore, lei che aveva provato più volte a cercarlo e a parlare con lui e che aveva provato a chiedere notizie anche a noi per poterlo sentire. È andato via un giorno dalla solita panchina e non abbiamo più avuto notizie di lui, ma per me, come per tutti noi, resterai sempre su quella panchina nei pressi del bar in attesa dell'invenduto che con gentilezza ti porgevano ogni sera. Che la terra ti sia finalmente lieve caro Antonio e perdonaci, se puoi, se il nostro passo è stato più lento del tuo bisogno di mollare la strada".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Addio ad Antonio, è morto il clochard che viveva nei sotterranei dei Riuniti di Foggia: "Non ce la faceva più a stare per strada"

FoggiaToday è in caricamento