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Cronaca

Due morti nel ‘Gran Ghetto’ che brucia, dure accuse del sindacato: “Ecco di chi è la colpa”

Dito puntato contro “i benpensanti razzisti”, gli amministratori locali, politici regionali, imprenditori agricoli “che hanno la responsabilità di queste due morti”

“Queste sono le conclusioni tragiche di anni di assenza di politiche reali di accoglienza e il clima di caccia all'immigrato costruito nel nostro paese e nella nostra regione. Migliaia di braccianti agricoli buoni per i lavori schiavistici nelle campagne foggiane e pugliesi, a cui non viene riconosciuta alcuna dignità umana. Questi episodi sono proprio la conseguenza della caccia alle streghe dei benpensanti razzisti”

Con questo commento la federazione dell’USB Puglia – nell’esprimere la massima solidarietà alle comunità dei braccianti migranti – ha commentato l’incendio del Gran Ghetto distrutto dalle fiamme che ha causato la morte di due cittadini migranti.

Il sindacato incalza: “Aver avviato lo sgombero senza coinvolgere i lavoratori che lo abitano è stato un atto di prepotenza istituzionale che non è possibile accettare. Amministratori locali, politici regionali, imprenditori agricoli, hanno la responsabilità di queste due morti. L'Unione Sindacale di Base sosterrà tutte le iniziative di solidarietà e assistenza legale possibile e allo stesso tempo invita tutti i veri antirazzisti alla massima mobilitazione”.

Incendio 'Gran Ghetto' 3 marzo 2017 (foto di Roberto D'Agostino)

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