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Cronaca San Giovanni Rotondo

Espiantati presso 'Casa Sollievo' gli organi di Michele, il molisano morto dopo un calvario sanitario

La moglie di Michele Cesaride ha autorizzato l'espianto degli organi dopo che i medici dell'ospedale di Casa Sollievo della Sofferenza, al suo arrivo da Termoli, ne avevano dichiarato la morte cerebrale

Sono stati espiantati presso l'ospedale Casa Sollievo della Sofferenza gli organi - cuore, rene e fegato - di Michele Cesaride, il 47enne conducente di autobus di Larino morto in seguito alle conseguenze di un aneurisma cerebrale e a una corsa contro il tempo che potrebbe - oppure no - esser risultata fatale alla vittima, il cui corpo - sul quale vegliano la moglie e i due figli - ora si trova presso l'obitorio di San Giovanni Rotondo in attesa del conferimento dell'incarico per l'autopsia richiesta dal PM della Procura di Larino Fabio Papa e del successivo trasferimento nella sua città dove si svolgeranno le esequie.

L'uomo era arrivato presso l'ospedale di San Pio a due ore dal malore; qui i medici avevano accertato la morte cerebrale. Purtroppo per lui l'ambulanza era impegnata in un altro intervento ed è arrivata in ritardo, mentre la Tac del San Timoteo di Termoli era in manutenzione programmata. Presso il nosocomio molisano si è recato il ministro della Salute, Giulia Grillo, che ha inviato anche gli ispettori del NAS per far luce sull'accaduto. Tra i reati contestati quelli di omicidio colposo, interruzione di pubblico servizio e omissione di soccorso.

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