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Cronaca

E' morto Matteo Fusilli, fu presidente del Parco del Gargano e di FederParchi

Fusilli è morto ieri in una clinica romana dov'era ricoverato. Fu presidente del Parco Nazionale per cinque anni, prima di ricevere la prestigiosa carica di presidente nazionale di FederParchi

E’ morto ieri in una clinica romana dov’era ricoverato, Matteo Fusilli, ex presidente della FederParchi, del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.

Fusilli, che lo scorso 1° marzo aveva compiuto 50 anni, era anche uno stimato docente presso la facoltà di Economia dell’Università di Foggia. Proprio il 1° marzo di 16 anni prima, era diventato presidente del Parco Nazionale del Gargano, carica ricoperta per cinque anni, in cui furono effettuati diversi provvedimenti volti alla valorizzazione del Parco.

Cordoglio unanime da parte dal mondo della politica per la scomparsa di Fusilli. 

Così Raffaele Piemontese, assessore regionale al Bilancio: "Come per tutti, e praticamente in tutti gli schieramenti politici, la memoria di Matteo Fusilli è indissolubilmente legata alla nascita del Parco Nazionale del Gargano, che lui volle ampliato alla riserva marina delle Isole Tremiti realizzando così una tra le aree protette più estese d’Italia e d’Europa. Non è stato facile il suo lavoro, eppure è riuscito a dimostrare, innanzitutto ai 120.000 residenti dei Comuni del Parco ed alle centinaia di migliaia di turisti che ogni anno visitano il Gargano, che si può conservare l’ambiente e costruire opportunità di sviluppo e reddito; che la sostenibilità ambientale del ciclo produttivo è un valore economico e sociale. La capacità di combinare il pragmatismo dell’amministratore con la visione del politico era uno dei tratti più distintivi di Matteo Fusilli, che l’intera comunità del Partito Democratico piange insieme alla sua famiglia".

"Un uomo dotato di grande umanità e vivacità intellettuale, un eccellente amministratore, profondamente legato al nostro territorio, per cui ha  investito tutte le sue energie e le sue indiscutibili doti politiche, che lo hanno portato a ricoprire  illustri incarichi, dalla Presidenza del Parco Nazionale del Gargano a quella di Federparchi.  La sua onestà intellettuale e la devozione al territorio dauno resteranno di esempio per tutti noi”, ha commentato il presidente della Provincia Francesco Miglio. 

“Matteo Fusilli è stato un amico, un uomo dotato di grandi capacità politiche, di volontà tenace, di azione. Grandissimo il suo amore per il nostro territorio e per il Gargano tutto, per i quali ha messo a disposizione le sue capacità, la sua preparazione, la sua cultura e ha profuso le sue energie in un momento delicato perché non restasse ai margini delle occasioni di sviluppo che la legge istitutiva dei parchi offriva”, il commento del sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi.

“La scomparsa di Matteo Fusilli mi riempie di tristezza e commozione. Con lui ho condiviso alcune delle esperienze politiche più importanti della mia giovinezza ed a lui devo la migliore comprensione delle istanze ambientaliste che in quegli anni si avanzavano. La sua intelligenza politica e sensibilità civica gli hanno consentito di cogliere la fondamentale importanza della relazione sostenibile tra sviluppo economico e ambiente, tant’è che fu tra i primi a porre il tema della diffusione equilibrata degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti alternative, senza per questo demonizzarle ed espellerle dalle aree protette. Il grande merito di Matteo Fusilli, a mio parere, è stato proprio quello di aver costruito il Parco Nazionale del Gargano valorizzandone le potenzialità propulsive e non solo tutelando la straordinaria bellezza di questa porzione di territorio. Non un santuario, ma un laboratorio fecondo di progetti e iniziative che hanno inciso profondamente sull’identità stessa della comunità garganica e hanno contribuito in maniera decisiva all’innovazione dell’offerta turistica e della produzione agroalimentare”, si legge nel messaggio di cordoglio dell’on. Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.

“L’umano cordoglio per una scomparsa così precoce si somma al rammarico per la perdita di una persona capace non solo di impegno, ma di lungimiranza, ha dichiarato il sottosegretario alle Riforme del Governo Renzi Ivan Scalfarotto.

Tutte le volte che l’ho sentito, la maggior parte privatamente, per chiedereconsigli e per confrontarmi, mi ricordava come l’unico stimolo positivo per vincere le grandi resistenze culturali, all’emancipazione sociale ed economica di cui avrebbe, ed aggiungo Io ha bisogno, il Gargano, è sentirsi profondamente innamorato del proprio paese, della propria terra. Ho sempre pubblicamente riconosciuto la sua capacità di visione strategica nel tenere unita la comunità tutta, mettendo in campo azioni che hanno dato straordinario lustro al nostro Gargano,veicolandone l’immagine a livello nazionale ed internazionale. Era l’era dei finanziamenti imponenti per la creazione delle aree protette in Italia, ma il suo peso istituzionalee politico,anche come Presidente nazionale di Federparchi,hanno consentito di rappresentare alla platea nazionale tutte le ricchezze del promontorio: naturalistiche, storiche, religiose in un quadro di valori e tradizioni custodite a dovere. Ciao Matteo, sei andato via con la discrezione che hai sempre avuto in vita. Il Gargano perde uno dei suoi figli più cari ma lo ricorderà perché dopo di lui sopravvivranno i suoi insegnamenti, di cui anch’io gelosamente custodirò memoria”, il commento del presidente dell'Ente Parco del Gargano Stefano Pecorella. 

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