rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Carapelle

Carapelle si ferma per Francesco: proclamato il lutto cittadino per il 21enne morto dopo sei giorni di agonia

Rinviate le esequie, in attesa del dissequestro della salma da parte del magistrato. Bandiere a mezz'asta sulla facciata della residenza municipale

La comunità di Carapelle si ferma per Francesco Pedone, il 21enne morto dopo sei giorni di agonia trascorsi nel reparto centro ustioni dell'ospedale Perrino di Brindisi, in seguito alle gravissime ferite riportate nella esplosione della sera del 13 maggio avvenuta nel suo appartamento a Carapelle, sulle cui cause sono ancora in corso le indagini degli inquirenti (le immagini video).

Profondamente colpita dall'accaduto, l'intera comunità si unirà al dolore dei familiari della vittima, scomparso prematuramente ieri 19 maggio. Per la giornata di oggi il sindaco Umberto Di Michele ha proclamato il lutto cittadino, disposto le bandiere a mezz'asta sulla facciata della residenza municipale. Il primo cittadino ha invitato i commercianti ad abbassare le serrande dei negozi durante le esequie i dirigenti scolastici a far osservare in tutte le classi un minuto di raccoglimento.

Sempre alle 11 anche il personale comunale si fermerà in segno di rispetto e di dolore per la dipartita di Francesco, che stando a quanto ha riferito nei giorni scorsi la Caritas del posto, sarebbe stato vittima di bullismo da parte di alcuni ragazzi del paese. Circostanze, peraltro, note a tanti a Carapelle. 

Come annunciato dall'Amministrazione comunale, contrariamente a quanto preannunciato, le esequie non verranno celebrate nella giornata di oggi "perché si attende il dissequestro della salma da parte del magistrato. In ogni caso - fa presente il primo cittadino - alle ore 11 invitiamo tutti a partecipare a un minuto di raccoglimento in onore del giovane concittadino". 

Aggiornato il 20 maggio alle ore 10.39

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Carapelle si ferma per Francesco: proclamato il lutto cittadino per il 21enne morto dopo sei giorni di agonia

FoggiaToday è in caricamento