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Cronaca

Positivo al Covid e morto a 44 anni, volontari della Ual rompono il silenzio: "Accuse ingiustificate e inaccettabili"

Il documento, firmato da un gruppo di 68 volontari, è un incoraggiamento alla presidente e a tutto lo staff travolti dall'emergenza Covid. Dopo la morte di un ospite della casa famiglia, l'associazione è finita nell'occhio del ciclone

I volontari dell'Ual hanno scelto di affidare ad un manifesto la loro indignazione rispetto a quella che definiscono una "strumentalizzazione di un evento dolorosissimo, a fini esclusivamente destabilizzanti e delegittimanti rispetto ad una continua ed encomiabile opera di gestione dell’emergenza Covid19 sin dal 25 febbraio da parte dell’intera struttura".

Si riferiscono alla morte del 44enne Fabio Lolli, ospite nella casa famiglia di viale Ofanto risultato positivo al Covid, avvenuta il 19 settembre scorso. C'è una denuncia dei familiari e il caso è finito in procura.

Il documento è firmato da 68 volontari. È un attestato di solidarietà e un incoraggiamento alla presidente Marisa Cavaliere affinché prosegua la sua "infaticabile opera a tutela dei 'piccoli' del Vangelo" con lo spirito di servizio che contraddistingue l'Unione Amici di Lourdes di Foggia.

Hanno preferito rimanere lontani dai riflettori, ma ora vogliono sostenere e ringraziare la presidente. "Dopo tanto silenzio nel rispetto della morte del nostro caro Fabio, abbiamo la necessità di far sentire anche la nostra voce, la voce di noi volontari firmatari di questo documento in dissenso alle accuse ingiustificate ed inaccettabili rivolte alla nostra amata Ual, 'faro di solidarietà nel nostro territorio' - si legge nel manifesto - La nostra è una voce neutrale, la voce di persone che dedicano ore della propria giornata agli altri, ai più 'fragili' e solo per amore. Un impegno, il nostro, duro, faticoso e offerto con spirito di servizio con la consapevolezza di non aver dato nulla ma di aver ricevuto tanta gioia da un sorriso, un grazie e anche da una parolaccia.

Destano stupore le accuse rivolte all’Ual perché noi volontari conosciamo, fin troppo bene, l’attenzione, l’amorevolezza e la delicatezza che la struttura tutta pone nei confronti degli ospiti ed ancor di più, in questo periodo, in cui la vicenda pandemica ha provocato non poche difficoltà di gestione e di tutela apprezzando le misure e prescrizioni restrittive, introdotte sin dalla fine di febbraio che, giustamente, hanno inibito anche il nostro accesso all’interno della struttura stessa. E seppure da mesi non possiamo più garantire il nostro aiuto materiale noi ci siamo - scrivono a caratteri cubitali - per sostenere la nostra presidente e tutto lo staff che, incessantemente ed ininterrottamente, con serietà e spirito di servizio, stanno combattendo questa tempesta che si è abbattuta sulla nostra amata Ual con l’egregio supporto della Asl di Foggia.

Rinnoviamo, pertanto,alla nostra presidente la più piena fiducia nel suo operato, ringraziandola di cuore per quanta fatica, quante preoccupazioni e quanta amarezza sta affrontando per amore dell’Ual e di tutti noi".

Altre manifestazioni di solidarietà sono pervenute dalle sezioni Ual di Augusta, Bitonto, Mattinata, Montalbano Jonico, San Marco in Lamis, Troia, Manfredonia, Lavello, Lucera, dalle associazioni cittadine Inner Wheel Club di Foggia, Lions Club International – Distretto 108Ab, Fondazione dei Monti Uniti di Foggia, Sporting Club Siponto, Rotary Umberto Giordano.

Anche 33 cittadini 'amici' dell'Ual hanno fatto arrivare il loro messaggio di incoraggiamento, assieme alle testimonianze di sostegno da parte di numerosi familiari di ospiti Ual.

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