
Luigia Campanaro
Morte Campanaro: chiesti 6 anni per Corvino e la revoca della patente per 30 anni
L'udienza in cui verrà emessa la sentenza è stata fissata non prima di aver ascoltato le argomentazioni della difesa, l'avv. Tonio Ciarambino, è stata fissata al 22 settembre prossimo davanti al Gup, dott. Zeno
Sei anni di reclusione, interdizione dai pubblici uffici e revoca della patente per 30 anni. Queste le richieste avanzate dal pm Ileana Ramundo nel corso dell’udienza sul processo a carico dell'imputato Ciro Gabriele Corvino (che aveva ottenuto il rito abbreviato), il ragazzo che il 20 novembre del 2016 ha travolto e ucciso in via Antonio Gramsci la 25enne Luigia Campanaro e ferito il fidanzato di lei, Agostino Braccio. L’udienza in cui sarà emessa la sentenza, non prima di aver ascoltato le argomentazioni della difesa l'avv. Tonio Ciarambino, è stata fissata al 22 settembre prossimo davanti al Gup, dott. Zeno.
Questa mattina in aula c’erano anche gli avvocati di parte civile, Luigi Miranda e Danila Fantasia. Proprio Miranda ha posto in evidenza una serie di fatti e ribadito che il conducente andava a 80 chilometri orari e a 59 km/h nel momento in cui ha travolto Luigia Campanaro. L’avvocato ha evidenziato che il ragazzo ha perso il controllo del mezzo e cominciato a zigzagare, segno che non si sarebbe trattato di una manovra di sicurezza; l'incidente è avvenuto in una via affollata per la presenza di due bar, che in quel tragico istante era illuminata a giorno da sette pali dell’illuminazione e undici lampade.
I testimoni a bordo dell’auto guidata da Corvino, hanno affermato di aver visto le due sagome e che l’amico alla guida li avrebbe rassicurati sostenendo di averle scansate. L’avvocato Miranda ha sottolineato poi che il comportamento di Campanaro e Braccio è stato corretto: entrambi stavano attraversando la strada per rientrare nella loro auto regolarmente parcheggiata, come le due auto che avevano creato un varco attraversato da Luigia proprio nel momento del violento impatto.