Busta con proiettile e lettera minatoria a Seccia, nel giorno del suo insediamento a Fermo
E' stata recapitata al neo procuratore della Repubblica di Fermo, fino a pochi giorni fa alla guida di quella di Lucera
Una busta con un proiettile a salve, di quelli che si utilizzano per armi giocattolo o pistole scacciacani, e una missiva minatoria il cui contenuto non farebbe però riferimento ad altri magistrati, è stata recapitata lunedì mattina al procuratore della Repubblica di Fermo, Domenico Seccia, nel giorno del suo insediamento dopo l’esperienza di Lucera.
Il plico, arrivato sulla scrivania dell’autore di due libri che raccontano la mala sul Gargano e in Capitanata - 'La mafia innominabile' e 'La mafia sociale' - è apparso subito sospetto, perché era visibile il rigonfiamento del proiettile dentro la busta. Ad aprirla, con estrema cautela, sono stati gli artificieri.
Al momento non si esclude nessuna pista, ma al vaglio degli inquirenti c’è anche quella che l'atto intimidatorio si riferisca alla precedente sede di Seccia, fino a pochi giorni fa alla guida della Procura di Lucera. Come potrebbe trattarsi anche di un tentativo di screditare l’attività di Seccia, appena arrivato a Fermo.