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Cronaca

Il mare agitato tiene 'in ostaggio' 7 persone (tra cui 3 bambini): militare di Amendola si tuffa in acqua e le salva: "Ho temuto anch'io"

Salvataggio in extremis, a Marina di Pulsano, da parte del sergente maggiore Angelo Greco, foggiano di 40 anni. Il racconto: "Non so nemmeno io dove abbia preso la forza: volevo solo che quelle persone toccassero di nuovo il fondale"

Un improvviso cambio del tempo, il mare che diventa improvvisamente agitato e sette persone in mare (tra cui tre bambini) che non riescono più a tornare a riva.

Sono stati attimi di panico, quelli vissuti da una comitiva a Marina di Pulsano (Taranto), tratti in salvo da un un militare appartenente al 32° Stormo di Amendola, in missione a Taranto per il progetto 'Strade Sicure', ma in quel momento libero dal servizio.

Il fatto è successo alle 17 dello scorso 3 agosto, a largo della spiaggia libera: il militare, sergente maggiore Angelo Greco, foggiano di 40 anni, vedendo la situazione di pericolo, si è immediatamente tuffato in acqua riuscendo a raggiungere, nonostante le correnti avverse, le persone in difficoltà - tre bambini, una coppia di coniugi e due donne - e a riportarle a riva. 

Intervenuti anche i bagnini del più vicino stabilimento balneare. "In quel momento avevo una adrenalina non indifferente. Non so nemmeno io dove abbia preso la forza: volevo solo che quelle persone toccassero di nuovo il fondale e si salvassero", racconta il sergente maggiore a FoggiaToday. "Durante gli ultimi due salvataggi ho temuto di non farcela, sentivo le mie gambe 'tirare' come se qualcuno le bloccasse da dietro. Fortunatamente a quel punto sono intervenuti anche i bagnini di un vicino stabilimento che mi hanno facilitato il lavoro. L'importante è che sia andato tutto bene".

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