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Michele, il ragazzo bullizzato finito in un manifesto di morte: "E' una brutta cosa"

La storia di Michele Langianese, preso in giro per quasi un anno finché non trova un manifesto mortuario sotto casa.

Tutto ha avuto inizio un anno fa, quando Michele, 26 anni, ebbe un diverbio con altri ragazzi più giovani di lui mentre giocavano alla play station.

Alcune settimane è partita una lunga serie di scherzi e sfottó nei suoi confronti: da quelli al citofono alle telefonate di finti promoter pubblicitari o addirittura finti carabinieri.

Mesi fa, durante un lutto nel suo condominio, ignoti avevano fatto le condoglianze alla sorella. In altre occasioni, tramite profili fake di ragazze, gli avevano mandato dei messaggi nei quali gli chiedevano di volerlo conoscere.

Un susseguirsi di prese in giro alle quali Michele e la sua famiglia, avevano dato poca importanza, almeno fino a quando lunedì scorso, si sono imbattuti in un manifesto funebre che annunciava la sua dipartita.

Un gesto oltremisura, di cattivo gusto, un vero e proprio atto di stalking. 

Ora la famiglia sta pensando di sporgere denuncia contro ignoti. Michele ha pubblicato un post su Facebook  in cui ha raccontato lo spiacevole 'scherzo'. Da quel momento, fortunatamente, non ha più ricevuto altri atti di persecuzione. 

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