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Cronaca

Medico foggiano dona 750mila euro per le famiglie vittime di femminicidio

Il facoltoso medico della provincia di Foggia ha donato la somma all'Associazione Vittime Femminicidio, operativa da pochi mesi nella Capitale e a Milano

Si chiama A.V.F., acronimo di Associazione Vittime Femminicidio, ed è l’associazione con sede in via Corso Venezia a Milano e in via Antonio De Viti De Marco a Roma, alla quale un facoltoso medico della provincia di Foggia ha donato non un 1, 10, 100 o 1000, ma la bellezza di 750mila euro.

E non sarebbe la prima volta. Il medico e proprietario terriero sulla cinquantina avrebbe già elargito delle cospicue somme di denaro ad altre associazioni. A spingerlo non sarebbe stata soltanto la conoscenza con un socio e psichiatra dell’AVF, ma soprattutto ed esclusivamente l’interesse e la volontà dell’uomo di destinare la somma alle famiglie vittime di femminicidio in caso di insolvenza degli imputati

L’associazione è operativa da pochi mesi nella Capitale e - in relazione ai gravissimi e recenti fatti di cronaca che hanno visto coinvolte alcune donne vittime incolpevoli della violenza maschile – da ultimo in ordine di tempo Marta Forlani, uccisa pochi giorni fa dal marito in provincia di Cuneo, e, solo qualche giorno prima, Silvia Caramazza, uccisa dal fidanzato, ora detenuto a Sassari, e qualche settimana fa l’insegnante di religione trucidata di colpi dal folle gesto del bidello che lavorava presso la sua stessa scuola a Vittoria in Sicilia e la giovane donna albanese ridotta ad una vera e propria “palestra” di violenza fisica da parte dell’amore criminale del suo convivente – ha lo scopo di tutelare e fornire assistenza gratuita a tutte le donne vittime di violenza.

L’associazione – al cui interno opera un team di esperti che fornisce assistenza psicologica e legale alle vittime ed alle famiglie - invita tutte le donne a denunciare anche preventivamente alle competenti Autorità episodi di violenza che potrebbero rappresentare triste preludio ed anticamera di più efferati delitti.

Per quanto riguarda le vicende citate l’associazione si costituirà parte civile nei processi penali che saranno incardinati nei confronti dei presunti assassini. Per ogni segnalazione o richiesta di intervento – fanno sapere - sono a disposizione un indirizzo di posta elettronica (sosfemminicidio@libero.it), un contatto facebook (sos vittime femminicidio) ed a breve un sito internet attualmente in allestimento (www.sosvittimefemminicidio.it).

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