Arrestato a Foggia per omicidio, rischia l'estradizione e la pena di morte: "Si dice innocente, vive qui da 12 anni"
L'avv. Mario Aiezza, difensore del 40enne Farooq Abdul: "Il nostro ordinamento non consente l’estradizione verso Paesi che prevedono la pena di morte. Ci opporremo fermamente”. Ora la parola spetta al Ministro della Giustizia
Accusato di omicidio in Pakistan e arrestato a Foggia. Ora, l’avvocato difensore del 40enne Farooq Abdul, il legale Mario Aiezza, si oppone all’estradizione del suo assistito. “Il nostro ordinamento tutela i diritti fondamentali della persona che, in caso di estradizione in Pakistan, sarebbero certamente violati. Sarebbe violato il diritto alla vita, in prima battuta, poiché il Pakistan prevede la pena di morte per il reato contestato ad Abdul”, spiega l’avvocato Mario Aiezza.
“Ed anche se la pena capitale venisse commutata nell’ergastolo, lo stesso sconterebbe la pena in strutture carcerarie che, stando sia ai rapporti di Amnesty che ai resoconti di istituzioni europee come l’Easo, sono conosciute per le loro condizioni inumane, con costante violazione dei diritti umani, abusi, carenza di cibo e acqua. Il nostro ordinamento non consente l’estradizione verso Paesi che prevedono la pena di morte, e che violano i diritti fondamentali della persona. Per tali ragioni ci opporremo fermamente alla richiesta di estradizione”.
L’uomo è attualmente detenuto nella casa circondariale di Foggia, e proprio oggi è stata rigettata la richiesta di scarcerazione. In tutto ciò, Farooq Abdul si dice innocente: “Il mio assistito si professa totalmente estraneo al reato che gli viene contestato”, puntualizza il legale. “La giustizia pakistana, anche tale aspetto è notorio, si caratterizza per l’assenza di meccanismi di giudizio indipendenti ed imparziali, per Tribunali corrotti ed inefficienti. Anche per tali ragioni non può il nostro ordinamento consentire l’estradizione verso un Paese che non assicura il rispetto dei diritti fondamentali nel corso del procedimento”.
Chi è Abdul? E’ il suo avvocato a tracciarne il profilo: “Farooq Abdul non è affatto venuto a Foggia, come si è letto da più parti, per rifugiarsi. Al contrario, è residente a Foggia, sin dal 2007. E’ sposato, con quattro figli minorenni, svolge regolare attività lavorativa presso un’attività commerciale a Foggia”, puntualizza. Ora, circa l’estradizione, l’ultima parola spetta al Ministero della Giustizia. “Auspichiamo che il Ministro possa bloccare sul nascere la richiesta di estradizione. Il recente caso dell’avvocato Nasrin Sotoudeh impone al nostro Paese di tenere alta la soglia di attenzione sul tema dei diritti fondamentali, dei diritti umani e della loro imprescindibile tutela”. Come si è espressa in materia la giurisprudenza? “Sono pochi sono i casi specifici. In un caso analogo, la Corte d’Appello di Bolzano ha respinto la richiesta di estradizione”.