A Foggia il corteo con Marco Cavallo, “storia della libertà riconquistata dagli internati”
Peppe Dell’Acqua: “Il cavallo è l'evidenza della «possibilità» riaffermata contro il destino segnato e ineluttabile della malattia mentale, come di ogni altra condizione umana di oppressione, di fragilità, di limitazione di libertà"
Il possente cavallo azzurro, simbolo della dignità per gli internati negli ospedali psichiatrici, questa mattina ha fatto tappa anche a Foggia, precisamente in piazza Aldo Moro, dove il corteo ha accompagnato la sfida di Marco Cavallo, che, – come ha raccontato lo scrittore e insegnante Peppe Dell’Acqua, è quella di “Liberare l’Italia dalla stupidità delle psichiatrie della pericolosità. Dalla stupidità e dall’insensatezza dell’istituzione”,
"Marco Cavallo è la storia della libertà riconquistata dagli internati. È il testimone di una restituzione: il diritto di cittadinanza a tutti i cittadini, anche se folli. È una grande straordinaria macchina teatrale che la visionarietà di Giuliano Scabia ha reso capace di testimoniare storie intense, singolari e collettive, felici e drammatiche. Testimone di una svolta epocale, il cavallo è l'evidenza della «possibilità» riaffermata contro il destino segnato e ineluttabile della malattia mentale, come di ogni altra condizione umana di oppressione, di fragilità, di limitazione di libertà. Forse è per questo che non ha smesso mai di viaggiare".