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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Piazze e vie interdette alle proteste 'no vax' e 'no green pass'. Laccetti di 'Foggia per la libertà': "Sapevamo di essere scomodi"

Il fondatore del Comitato 'Foggia per la libertà' ha commentato il provvedimento adottato dal Ministero dell'Interno che ha individuato le aree sensibili della provincia di Foggia, indicando le vie oggetto di "temporanea interdizione allo svolgimento di manifestazioni pubbliche per la durata dello stato di emergenza"

"Il nostro obiettivo è scuotere le coscienze delle persone, fare informazione in maniera pulita, attraverso dati oggettivi e reali, cercando di risvegliare un senso civico". È quanto dichiara Fabrizio Laccetti, coordinatore del Comitato 'Foggia per la libertà', che ha promosso le manifestazioni di protesta contro il green pass, nelle piazze di alcuni comuni di Capitanata, compresa quella svoltasi lo scorso 29 ottobre nel capoluogo dauno. A FoggiaToday, Laccetti ha commentato il provvedimento adottato dal Ministero dell'Interno che ha individuato le aree sensibili della provincia di Foggia, indicando le vie oggetto di "temporanea interdizione allo svolgimento di manifestazioni pubbliche per la durata dello stato di emergenza". 

"In tutti i comuni che ci hanno visti protagonisti in piazza per manifestare il nostro dissenso nei confronti di questo strumento coercitivo, abbiamo sempre rispettato le prescrizioni a cui hanno voluto sottoporci. Lo abbiamo fatto a Foggia, a Lucera, a Cerignola, a San Severo. Qualora ci fossero prescrizioni più restringenti - spiega Laccetti - noi non vogliamo essere additati come coloro che sono causa di contagi, perché è semplice puntare il dito e dare la colpa all'uno o all'altro piuttosto che assumersi le responsabilità. Ed è quello che il Governo sta facendo da un paio di anni. C'è voluta una emergenza per dare poteri straordinari e dare il 'La' a una serie di misure in barba alle leggi costituzionali. Ormai il Parlamento è diventato un mero strumento teorico".

Laccetti non contesta il provvedimento in sé, ma la sua applicazione: "Qualora gli stessi mezzi utilizzati per evitare che si manifesti in piazza contro il green pass, fossero utilizzati anche per altre iniziative, uno lo accetterebbe più tranquillamente, ma ho dei dubbi. Non voglio fare dietrologie, ma mi piacerebbe sapere se questa attenzione verrà dedicata anche ad altri tipi di manifestazioni". "Ci sono tantissime situazioni in cui si verificano assembramenti ben più grandi - aggiunge il coordinatore del comitato 'Foggia per la libertà' -. Mi viene in mente la signora Ferragni a Bari, circondata da centinaia di persone assembrate. Lì non c'è pericolo di contagi?".

"Probabilmente sapevamo di essere scomodi, chi governa ci sta facendo rendere conto che in realtà non siamo così pochi come si vuol far credere e se scendiamo in piazza in maniera costante vuol dire che siamo anche attenzionati, i numeri crescono e possiamo cominciare a diventare un problema", puntualizza Laccetti, secondo il quale queste iniziative contro il Green Pass sono solo il principio di un progetto più importante: "Il Comitato nasce per favorire lo sviluppo culturale e sociale della Capitanata. Oggi l'obiettivo comune è combattere contro il green pass, ma stiamo gettando le basi per qualcosa di più grande. Vedere il popolo foggiano - inteso come provincia - così sveglio, attivo, con la fiamma che arde dentro è solo motivo di soddisfazione. Si è spesso parlato di quello foggiano come un popolo dal senso civico assopito. Ebbene, noi lo stiamo risvegliando: questa unione può gettare le basi per qualcosa in futuro di molto molto più grande". 

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