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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Marco in Lamis

San Marco reagisce alla mattanza dei cani. In 250 davanti al Comune: “Ora basta!”

12 cani e due gatti morti avvelenati, cinque animali scomparsi nel nulla e altrettanti tratti in salvo. In 250 ieri hanno preso parte alla manifestazione spontanea di protesta contro il randagismo, l'assassino e le istituzioni

San Marco in Lamis è scesa in piazza. In 250, ieri pomeriggio, hanno aderito alla passeggiata spontanea di protesta contro il silenzio delle istituzioni, il randagismo e l’assassino degli animali. Organizzata per fermare la mattanza, sollecitare gli amministratori locali a risolvere un problema che riguarda tutti e non esclude nessuno e per chiedere alla città di non voltare lo sguardo altrove e non confondere il proprio diritto alla vita con quello di cani e gatti, gli animi più sensibili del comune garganico – uomini, donne, anziani e bambini – hanno sfilato per le vie del centro fino ad arrivare a Palazzo Badiale, la casa dei sammarchesi.

Al grido di “Vergogna” urlato da alcuni manifestanti contro le istituzioni – colpevoli a dire degli esponenti dell’associazione ‘Arca di Noè’ di aver sottovalutato il fenomeno randagismo – San Marco in Lamis ha dimostrato di non essere indifferente al problema. Uno scatto d’orgoglio e un gesto d’amore per i 14 animali ammazzati (12 cani e due felini) da polpette avvelenate al topicida (cinque quelli tratti in salvo e altrettanti quelli scomparsi nel nulla). Di questo si è trattato. Un dato sconcertante in una città allo sbando, senza più regole e punti di riferimento. Dove evidentemente tutto è possibile e concesso; dove si lavora in emergenza e si naviga a vista.

Cani avvelenati, cittadini manifestano a San Marco: le foto

LA PASSEGGIATA DI PROTESTA: VIDEO

La San Marco che vuole reagire e alzare la testa ha raccolto l’invito lampo e spontaneo corso sul web. Sui cartelli esposti durante la manifestazione c’erano i segni del degrado, la voglia di riscatto, le vittime di una barbarie senza precedenti nella ‘Città gioiello d’Italia’. Non c’erano i rappresentanti del governo cittadino, ma una fetta di comunità stanca di subire il silenzio e l’incapacità di chi non ha saputo trasformare le buone intenzioni in fatti. “Il silenzio degli innocenti” ha sfidato il silenzio delle istituzioni, in una guerra tra poveri che mette contro gli uni con gli altri, ma a pagarne le spese – questa volta - sono stati i poveri amici a quattro zampe.

IL VIDEO DEI CANI AGONIZZANTI

La mattanza che indigna nella 'Città Gioiello d'Italia'

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