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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Campi allagati, tetti scoperchiati, capannoni a rischio crollo: il maltempo dilania l'agricoltura foggiana. Sos al Governo Conte

Numerosi i danni alle strutture agricole. CIA Puglia: "Unico aspetto positivo è l’aumento acqua, dighe piene in Capitanata. Ora tavolo in cinque punti, partire da riassetto idrogeologico e assicurazioni”. Provincia chiede stato di emergenza

“Per l’agricoltura è un momento nero, come le trombe d’aria e le nubi che stanno danneggiando capannoni agricoli, sradicando alberi e strappando ortaggi e frutti dalle piante. Siamo preoccupati, anche perché non sembra esserci la giusta consapevolezza di quanto sta accadendo: le organizzazioni agricole e gli agricoltori stanno affrontando da soli un’emergenza infinita”. E’ Raffaele Carrabba, presidente regionale di CIA Agricoltori Italiani, a commentare con parole di grande preoccupazione gli effetti della nuova ondata di piogge torrenziali, trombe d’aria e grandinate che si è abbattuta sabato 13 luglio su tutta la Puglia. Campi allagati e ortaggi strappati dalle piante nel Foggiano, vigneti frustati da vento e acqua nel Barese, uliveti e alberi da frutto sferzati da vento e pioggia nel Leccese, in provincia di Brindisi e di Taranto.

Danni anche alle strutture. “I danni sono ingenti, con perdite pesanti per tutte le colture stagionali, ma non soltanto ai prodotti. Sono moltissimi i piccoli capannoni, rimesse, caseggiati rurali, stalle e strutture agricole più in generale che hanno subito danni, con lo scoperchiamento dei tetti, in alcuni casi l’abbattimento di muretti, recinzioni, cancelli. Le strutture dei vigneti hanno subito danni evidenti, come abbiamo ampiamente documentato, anche fotograficamente, attraverso le moltissime segnalazioni ricevute dai nostri associati. Danni sono segnalati anche alle strutture agrituristiche, ai lidi in diversi punti delle coste pugliesi”.

L’unico dato positivo di questa dannosa e inquietante “stagione delle piogge”, con precipitazioni intense e concentrate a confermare la tropicalizzazione del clima (un aspetto che proprio la CIA Puglia ha segnalato per prima), è lo stato delle riserve idriche: le dighe pugliesi hanno accumulato metri cubici d’acqua. In provincia di Foggia, la diga di Occhito, posta al confine col Molise, contiene oltre 180 milioni di metri cubici d’acqua, ben 16 milioni in più dello stesso periodo dello scorso anno; valori positivi anche per gli invasi di Capaccio sul Celone (circa 15milioni di metri cubici), San Pietro sull’Osento (quasi 10milioni di metri cubici) e Marana Capacciotti (circa 36milioni di metri cubici), con un saldo positivo rispetto a luglio 2018 di oltre 17 milioni di metri cubici.

Un tavolo in 5 punti. Non reggono gli impianti fognari, le strade rurali e quelle urbane si trasformano in torrenti in piena, gli alberi sradicati dal vento diventano un pericolo mortale: la straordinaria violenza degli ultimi fenomeni meteo ha messo in evidenza la fragilità del territorio. Grandinate, piogge torrenziali e raffiche violentissime di vento sono ormai diventati eventi che, periodicamente, sconvolgono la nostra regione da nord a sud, da Foggia alla Bat, dal Barese alle province di Brindisi, Lecce e Taranto. “Serve un piano straordinario per mitigare i rischi derivanti da questi eventi calamitosi. Un piano per il riassetto idrogeologico del territorio. E occorre che, una buona volta, le istituzioni si decidano a prendere di petto una riforma del sistema assicurativo per dare a tutti gli agricoltori la possibilità di stipulare polizze che li tutelino maggiormente dal rischio di perdere tutto. CIA Agricoltori Italiani, anche in Puglia, attraverso la sua proposta su ‘Il Paese che vogliamo’, lancerà una proposta forte per affrontare strutturalmente il problema derivante dall’indebolimento delle difese del territorio rispetto alle calamità. Una proposta in 5 punti per metterci subito al lavoro, tutti insieme, per difendere l’agricoltura, dare una mano agli agricoltori e risollevare questo Paese dal pantano materiale e metaforico che stiamo vivendo”, ha concluso Carrabba.

La Provincia chiede stato di emergenza e intervento Governo

“A seguito dell’allerta meteo della Protezione Civile ed il verificarsi degli eventi, sono stati effettuati, ad opera della Provincia di Foggia, i primi interventi necessari per fronteggiare i danni causati dalla emergenza meteorologica che sta interessando la Capitanata” fa sapere il presidente della Provincia, Nicola Gatta. “Ho già dato disposizioni agli uffici di effettuare una puntuale ricognizione dei danni subiti dalla viabilità provinciale, a seguito della forte ondata di maltempo, che sta provocando molti danni anche all’agricoltura. Chiederò alla Regione Puglia di deliberare celermente lo stato di emergenza di rilievo nazionale, ai sensi di legge. Auspico, altresì, l’intervento del Governo nazionale per aiutare la Provincia, i Comuni e le aziende agricole che hanno subìto danni ingenti”.

PD: “Agricoltori in ginocchio, parlamentari si attivino”

Il Partito Democratico di San Nicandro, intanto, in una esprime “vicinanza e solidarietà agli agricoltori sannicandresi che, per colpa della bufera che si è abbattuta sulle nostre campagne, hanno perso tutto il loro raccolto nel giro di pochi minuti”. “Il cambiamento climatico e la violenza crescente dei fenomeni metereologici dovrebbero indurci a riflettere seriamente e a prendere tutte le contromisure necessarie. Non dimentichiamo le alluvioni estive dello scorso anno. Il nostro Direttivo cittadino suggerisce al sindaco di dichiarare lo stato di calamità naturale e chiede agli altri rappresentanti istituzionali e parlamentari di farsi portavoce delle istanze dei cittadini che hanno subito danni agricoli e non solo, per decine di migliaia di euro”. “Raccolti perduti, alberi abbattuti, masserie isolate, tetti scoperchiati, tratturi impercorribili,  gli agricoltori sannicandresi colpiti da questo cataclisma hanno bisogno di risposte certe e celeri, noi siamo a disposizione e faremo la nostra parte”.

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