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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Attimi di paura all'Einaudi e Lanza, studenti con problemi respiratori: "No gravi conseguenze"

Le dichiarazioni del direttore della centrale operativa 118 di Foggia, Stefano Colelli, dopo l'evacuazione di due scuole in piazzale Italia. Sarebbe stato spruzzato uno spray al peperoncino nei corridoi che collegano i due istituti

“Quanto accaduto questa mattina in due istituti scolastici del centro di Foggia, per fortuna senza gravi conseguenze e su cui sono in corso di accertamento cause e responsabilità, è stato un vero e proprio banco di prova rispetto a ciò che, non più tardi di un mese fa, abbiamo simulato nella esercitazione relativa alla gestione di una maxi-emergenza”. Lo afferma il direttore della centrale operativa 118 di Foggia, Stefano Colelli.

Una decina di studenti dell'istituto tecnico Einaudi e del liceo Lanza hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari dopo aver accusato sintomi respiratori e lacrimazione agli occhi, riconducibili a uno spray urticante, forse al peperoncino, che sarebbe stato spruzzato nel corridoio che collega i due istituti scolastici. Immediato è scattato l'allarme e l'evacuazione di entrambi gli studenti. Eloquenti le immagini arrivate da piazzale Italia.

Piazzale Italia-2

Tempestivo l'intervento dei vigili del fuoco allertati dai dirigenti scolastici. Gli uomini del 115 sono giunti sul posto con il supporto del Nucleo Nbcr, specializzato in interventi legati a dispersione di sostanze pericolose. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e la polizia locale.

Il direttore della centrale operativa del 118 ha spiegato: "Il nostro obiettivo è anche quello di formare, attraverso metodi e strumenti comuni nella gestione di eventi avversi, tutte quelle figure professionali che quotidianamente e con abnegazione operano nel sistema emergenziale. Un modello formativo di grande rilevanza al fine di fronteggiare sia maxi-emergenze legate a fenomeni naturali sempre più frequenti, quali ad esempio pandemie, alluvioni o incendi, sia incidenti ferroviari, stradali o aerei, ma anche maxi-emergenze di attualissima portata quali le Nbcr, ovvero nucleari, biologiche, chimiche e radiologiche. Il 118, infatti, è la struttura del Servizio Urgenza ed Emergenza Medica deputata a ricevere l’allarme, a valutare gli avvenimenti in corso, dimensionare l’evento e ad inviare i soccorsi in modo ragionato e modulato, interfacciandosi con mezzi di soccorso, ma anche con le forze dell’ordine e vigili del fuoco"

Per questo, ha aggiunto Colelli, "è necessario creare una rete dell'emergenza. Quest’anno abbiamo preparato più di 1500 figure professionali. Cosa mai fatta in passato in Capitanata. L’attivazione del piano di maxi-emergenza in un evento catastrofico è basilare in quanto mette a disposizione, in un arco di tempo relativamente breve, mezzi e personale altamente qualificato ed addestrato, finalizzato ad una limitazione dei danni, ma soprattutto a salvare molte vite umane. Da qui la necessità della formazione per tutti i soggetti che lavorano nelle centrali operative 118 o in emergenza sanitaria territoriale, la cui preparazione ed aggiornamento risultano indispensabili nell’affrontare situazioni emergenziali di elevata gravità e complessità. La complessità delle operazioni di soccorso in “incidenti maggiori”, impone un approccio sostanzialmente diverso rispetto a quello impiegato nell’emergenza medica di tutti i giorni: in altre parole non basta moltiplicare le squadre di soccorso per affrontare al meglio uno scenario di maxi-emergenza, ma è necessario che i vari soggetti coinvolti diventino un’unica squadra” conclude.

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