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VIDEO | Scontro in atto tra organizzazioni criminali, lo Stato non lascia sola la Capitanata

Dopo i gravi fatti di cronaca, arrivano 192 unità in provincia di Foggia. La Capitanata è stata suddivisa in cinque marco-aree. Omicidio Luciani, si segue la pista dello scambio di persona

27 equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine per 81 unità, con 73 militari dell’Arma dei Carabinieri e 18 degli Squadroni dei Cacciatori di Calabria e di Sardegna e con otto pattuglie della Guardia di Finanza per venti unità. Un rinforzo di 192 persone provenienti da tutta Italia che saranno concentrate a Foggia per rispondere alla criminalità che in Capitanata sparge sangue e miete vittime, talvolta anche innocenti, come nel caso dei due agricoltori uccisi presso la stazione ferroviaria dismessa di San Marco in Lamis, molto probabilmente, così come ribadito pure al termine dei funerali di ieri dal colonnello Aquilio, per uno scambio di persona: è questa l’ipotesi più accreditata e la pista investigativa che seguono gli inquirenti.

Il piano straordinario di controllo che interesserà l’intera provincia di Foggia, annunciato dal Ministro dell’Interno Marco Minniti e definito ieri mattina dal Questore Mario Della Cioppa d’intesa con i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri, appunto il comandante Marco Aquilio e della Guardia di Finanza Colonnello Francesco Gazzani, è la risposta dello Stato dopo il quadruplice omicidio in cui sono stati assassinati anche Mario Luciano Romito e Matteo De Palma (il Questore di Foggia ha disposto il divieto dei funerali in forma solenne).

La Provincia verrà suddivisa in cinque macro-aree, affidate in via esclusiva o concorrente alle varie Forze di Polizia: oltre al capoluogo dauno, è stata individuata la macroarea di San Severo-Apricena-San Marco in Lamis, quella di Manfredonia-Monte Sant’Angelo-Mattinata, quella di Vieste ed, infine, quella di Cerignola-Orta Nova. L’obiettivo è quello di realizzare un’incisiva e capillare attività di controllo del territorio, che scoraggi e faccia da deterrente al perpetrarsi dell’attività criminale e che, d’altra parte, contrasti quel silenzio e quell’idea di abbandono da più parti lamentato dalla cittadinanza, contribuendo invece ad aumentare la percezione di sicurezza. Nelle altre aree della provincia, saranno, altresì, presenti pattuglie in abiti civili per le attività info investigative e della Polizia Stradale.

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