"Un solo tribunale nel Foggiano non è accettabile". Emiliano: "Sottovalutazione del fenomeno criminale molto grave"
L'intervento di Michele Emiliano in aula nell'ultimo consiglio regionale in cui sono state approvate tre mozioni per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata in provincia di Foggia
Durante il Consiglio regionale in cui sono state approvate all'unanimità tre mozioni contenenti le misure per garantire il contrasto alla criminalità organizzata, rivolgendosi all’aula il presidente della Regione Puglia ha evidenziato come per i reati ambientali, la regione sia costretta a finanziare gli straordinari della guardia di finanza, dei carabinieri e dei vigili del fuoco, come Regione Puglia.
“Parlare di quarta mafia lo si poteva fare con riferimento alla Sacra Corona Unita nel suo progetto originario, ma le mafie pugliesi sono parecchie, diverse, hanno ambiti di azione distinti, non hanno un coordinamento generale, non esiste una struttura di coordinamento, è una struttura orizzontale, dove ciascun soggetto, ovviamente, riconosce e rispetta gli altri soggetti anche nella presenza territoriale. C'è una pressione che riguarda tutto il sud della Puglia, mi riferisco al rapporto di confine tra la provincia di Taranto e la Calabria, dove c'è una continua pressione da parte della 'ndrangheta. È vero che esistono tanti tipi di criminalità, ma è anche vero, come ha detto qualcuno, che questo tipo di fenomeno criminale è veramente una minaccia nei confronti di tutte le speranze e le ambizioni della Puglia. Non siamo stati mai in grado di convincere né il ministero della Giustizia né il ministero dell'Interno a una rivalutazione complessiva delle piante organiche che riguardano la magistratura, in particolare nella provincia di Foggia, ma vi dico che questa è la situazione di tutte le province pugliesi. C'è una sottovalutazione del fenomeno criminale molto grave".
E ancora, ha aggiunto Emiliano, “a tutto c'è un limite: la revisione delle strutture giudiziarie, che essenzialmente ha colpito la provincia di Foggia, ma che ha colpito anche altri importanti tribunali, è certamente una situazione non accettabile. Si aggiunga che la questione non è tanto la sede fisica, dove sta un ufficio. È evidente però che se il tribunale di Foggia avesse una struttura coerente con gli affari civili e penali che lo riguardano, è chiaro che avremmo una capacità complessiva. È evidente infatti che nel momento in cui i magistrati non sono in grado di produrre quello che serve, anche le forze di polizia sono meno sollecitate. C'è quindi una giustificazione in più per mantenere organici che vengono aumentati normalmente solo provvisoriamente, dopo che avvengono eventi di particolare gravità, come quelli che si sono verificati nell'ultimo periodo".