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La mafia degli affari e gli amministratori compiacenti. Il pm Laronga: "Oggi spara di meno e corrompe di più"

La trasformazione in mafia degli affari della criminalità organizzata di Foggia, meno violenta

Infiltrazione della criminalità organizzata nella pubblica amministrazione. E’ il tema affrontato dal pm Antonio Laronga nel corso della commemorazione di Francesco Marcone, che si è svolta ieri 31 marzo nella biblioteca comunale di Foggia. “La metamorfosi più importante è sparare di meno e corrompere di più. Hanno progressivamente abbandonato la componente violenta e militare tipica del loro modo di agire a favore di relazione di scambio e corruzione. Il mutamento è strettamente collegato alla loro trasformazione in mafia degli affari, in comitati d’affari dediti ai traffici d’affari e al condizionamento delle pubblica amministrazione per ricavarne vantaggi in termini di impresa. La mafia degli affari è silente. E’ questo un modo per nascondersi, per mimetizzarsi”. Laronga – che nel corso del suo intervento ha richiamato lo scioglimento del Comune di Foggia avvenuto il 6 agosto 2021 e i legami intensi tra la Società Foggiana e amministratori comunali - “hanno bisogno di allacciare relazione con una vasta area di insospettabili colletti bianchi: imprenditori, manager, professionisti. Sfruttano debolezze di una politica e pubblica amministrazione sempre più compiacenti”.


 


 


 

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