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Cronaca

"La mia ex mi ha tolto dignità e figli": la storia di Luigi, padre separato finito sul lastrico. "Mi sono rivolto alla Caritas"

Luigi, uno degli 800mila padri italiani rovinati dalla separazione. Originario di Foggia, precisamente Manfredonia, trapiantato a Forlì, la sua storia è finita sulle cronache nazionali. "Mi ha tolto tutto, anche i miei figli"

Luigi, uno degli 800mila padri italiani rovinati dalla separazione. Originario di Foggia, precisamente Manfredonia, trapiantato a Forlì, la sua storia è finita sulle cronache nazionali, raccolta da “Il Giornale”. “Non mi vergogno a dire che più di una volta sono andato a mangiare alla mensa della Caritas” racconta. È quello che succede, secondo l’ultimo rapporto della stessa organizzazione, a quasi un papà separato su due.

“Un lavoro, una moglie e due figli che lo adoravano” racconta al quotidiano. Tutto va in frantumi in una sera quando i suoi sospetti diventano realtà: scopre che la moglie lo tradisce. Ne seguirà un violento diverbio. Luigi prende calci e pugni, dichiara al quotidiano, mostrando i referti di quella notte. Ma la beffa sarebbe dietro l’angolo: “Il giorno dopo mi sono ritrovato con una denuncia per lesioni personali, maltrattamenti, rapina impropria e abusi sessuali su mia figlia” dichiara a ‘Il Giornale’. “Quella delle violenze è stata l’accusa più infamante, mi sono sentito morire dentro”. Inizialmente il giudice crede alla versione della donna affidando i ragazzi in via esclusiva alla madre. Ma le denunce verranno tutte archiviate; lui, nel frattempo, è ridotto sul lastrico. E ha perso l'affetto dei figli. Una consulenza tecnica del tribunale avrebbe certificato che i ragazzi sono “succubi della madre”. Alla donna viene revocato l’affido esclusivo, ma nella sostanza non cambia nulla perché i figli della coppia anziché al padre vengono affidati ai servizi sociali e collocati presso la casa materna. “Perché non li hanno affidati a me che sono il padre?”, si domanda Luigi, il cui rapporto con i figli pare sia irrimediabilmente compromesso ma che ha ancora dentro la speranza di recuperarlo. 

“La separazione mi ha distrutto non solo emotivamente ma anche economicamente, negli anni – confida – ho speso 40mila euro soltanto in consulenze tecnico-legali e procedimenti penali”. “Ora ho ricominciato a lavorare, ma guadagno 1.300 euro al mese che se ne vanno tutti in affitto, bollette e assegno di mantenimento”. “La mia ex e il suo compagno lavorano entrambi – accusa – ma io devo mantenerli. Così è impossibile persino rifarsi una vita”. E conclude, amaramente: “Non mi vergogno a dire che più di una volta sono andato a mangiare alla mensa della Caritas”. "Credo sia utile divulgare una piaga che sta uccidendo tanti padri in Italia". 

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