Incidente San Severo: Cgil e Fiom: “Accertare responsabilità morte La Penna”
L’operaio 55enne è morto mentre era al lavoro presso la ditta De Lisi. Probabilmente stava togliendo la neve dal tetto del capannone
Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FoggiaToday
La Camera del Lavoro di San Severo e la Fiom di Capitanata esprimono sentimenti di vicinanza e cordoglio alla famiglia di Luigi La Penna, l’operaio di 55 anni deceduto oggi nella città dell’Alto Tavoliere mentre era al lavoro in un’azienda metalmeccanica.
La Penna - iscritto della Federazione dei Metalmeccanici della Cgil - ha perso la vita cadendo nel vuoto mentre era sul tetto del capannone della ditta, probabilmente intento a spalare dalla neve caduta tra ieri e oggi.
“Ancora una volta si ripropone con drammatica periodicità il tema della sicurezza sul lavoro – affermano Angela Villani e Antonio La Daga, coordinatrice della Camera del Lavoro di San Severo e segretario generale della Fiom provinciale -. Alla magistratura il compito di accertare eventuali responsabilità penali, ma se la dinamica dell’incidente è quella diffusa dai media possiamo senza dubbi affermare che non è pensabile utilizzare lavoratori per spalare la neve, facendoli salire su tetti, tra l’altro senza precauzioni o sistemi di sicurezza”.
Per la Cgil “non è il caso di parlare di morti bianche. In un periodo in cui tantissime aziende e i loro dipendenti attraversano una fase di profonda crisi, i lavoratori vivono il ‘ricatto’ occupazionale e accettano qualunque mansione. Non vengano a dirci, come accaduto altre volte, che l’operaio è salito sul tetto di sua iniziativa. Suonerebbe indecente e come offesa postuma a La Penna e al dolore sei suoi cari”.
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