Basta con i posizionamenti in basso classifica. Non solo le dobbiamo risalire, le classifiche, ma non possiamo più permetterci di retrocedere. Ai cittadini dico: noi da oggi ci siamo”. E' una promessa quella di Ludovico Vaccaro, classe 1960, da oggi nuovo Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia. Oggi la cerimonia di insediamento presso l'aula della Corte d'Assise, dove è avvenuto il passaggio di testimone con il sostituto procuratore Francesca Pirelli, ed alla quale hanno preso parte, tra gli altri, gli ex procuratori Russo e Leone De Castris, giudici, magistrati, avvocati, forze dell'ordine, il prefetto, il vescovo monsignor Pelvi. Familiari, affetti di sempre, persone che lo stimano, ma anche il presidente della Camera di Commercio, Fabio Porreca e il presidente della Fondazione Antiusura, Pippo Cavaliere, al quale Vaccaro ha riconosciuto il buon lavoro fatto su un territorio afflitto dal “degrado – come ha sottolineato il presidente del tribunale, Corrado di Corrado- e dalla invadenza della criminalità”.

Rumorose le assenze del Comune di Foggia, della Provincia, della Politica, degli imprenditori di Confindustria, ai quali pure Vaccaro si rivolge. E che però, pare, non siano stati invitati. Continuità rispetto al lavoro svolto sino ad ora dalla Procura -con “schiena dritta” ha voluto evidenziare Buccaro, Anm- e lotta senza quartiere non solo alla criminalità ma anche e sopratutto alla illegalità dilagante le priorità del nuovo procuratore, che chiama alla corresponsabilità tutti. “Io a Foggia ci volevo tornare. E più mi dicevano chi te lo fa fare, più volevo tornarci” esordisce Vaccaro nel suo discorso. Il servizio