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Cronaca

Zone rosse e week-end blindati. 400 casi ogni 100mila abitanti in Puglia, Decaro vuole chiudere le attività dopo le 19

In queste ore il Governo deciderà sulle misure proposte ieri dal comitato tecnico-scientifico così da poter, già dal prossimo fine settimana, adottare le nuove misure restrittive per frenare la diffusione del virus, nei week-end come a Natale. Al momento è escluso un lockdown nazionale, ma non la decisione di anticipare il coprifuoco

Da Bari il presidente dell'associazione nazionale dei comuni italiani Antonio Decaro prova a dettare la linea per evitare la terza ondata e il collasso del Paese: "L'unica soluzione sono le restrizioni e i vaccini" ha spiegato all'Ansa.

Sempre secondo il sindaco di Bari la situazione sanitaria che emergerebbe dagli ultimi bollettini epidemiologici imporrebbe provvedimenti ancor più restrittvi: "Dobbiamo evitare di essere travolti dalla terza ondata" ha aggiunto.

Sempre all'Ansa, sui vaccini, il presidente Anci ha chiesto che "all'ennesimo sforzo" chiesto ai cittadini ne corrisponda un altro molto più grande da parte di tutte le istituzioni e le categorie impegnate nella campagna vaccinale: "Non è possibile continuare con questo approccio. Dobbiamo accelerare e lo dobbiamo fare ora".

Decaro nel frattempo si fa portavoce dei sindaci del Barese: tra le richieste il divieto di asporto dopo le 18 e la chiusura totale di tutte le attività commerciali dopo le 19. 

In queste ore il Governo deciderà sulle misure proposte ieri dal comitato tecnico-scientifico così da poter, già dal prossimo fine settimana, adottare le nuove misure restrittive per frenare la diffusione del virus, nei week-end come a Natale. Al momento è escluso un lockdown nazionale, ma non la decisione di anticipare il coprifuoco. 

"Siamo nel pieno della terza ondata e i contagi continueranno a salire. Però non significa che dovremo chiudere tutta l'Italia, le restrizioni saranno necessarie nelle zone più a rischio", ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che ad Agorà su Rai 3 ha poi aggiunto: "servono zone rosse più o meno chirurgiche e più o meno ampie. Più che rafforzare le misure restrittive il sabato e la domenica, rafforziamo i controlli affinchè non ci siano assembramenti perché il periodo attuale non è paragonabile con quello natalizio. A dicembre c'erano 15 giorni di vacanza, scambi di regali e shopping".

Per il sottosegretario, "il rigore serve ma questa settimana altre regioni cambieranno colore diventando arancioni, e questo mi sembra già rigore". La Puglia - dove si assiste ad un incremento dei contagi soprattutto nelle province di Bari e di Taranto - è una di queste. In Puglia si sfiorano i 400 casi ogni 100mila abitanti.

A determinare la nuova colorazione delle zone potrebbe essere il cambio di valutazione dell'indice di contagio passando dall'Rt all'incidenza per 100mil casi per settimana: "E' meno preciso ma permette di adattare le misure in modo più tempestivo. Infatti, l'Rt è preciso ma ci dice quello che è successo 10-12 giorni prima, è come guidare una macchina guardando lo specchietto retrovisore. Purtroppo abbiamo imparato che il virus si riproduce in maniera esponenziale e non si possono prendere decisioni basandosi su quello che è successo 10-12 giorni prima" ha detto Cristanti a Sky Tg24

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