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Cronaca

Destino segnato per 100 lavoratori di Amica Gestioni e Foggia Servizi

Le società, collegate al Comune di Foggia indirettamente,sono destinate allo scioglimento entro la fine dell'anno

Per oltre 100 lavoratori di Amica Gestioni e Foggia Servizi il destino appare ormai segnato: tutti a casa. Nessuna possibilità di salvataggio per le due società derivate del Comune di Foggia da oltre due anni in liquidazione. La prima si occupava della guardiania delle scuole; la seconda della manutenzione delle strade e degli immobili comunali.

La spending review oggi, all’art.4, parla chiaro agli enti locali: le società a partecipazione pubblica rientranti nella categoria “strumentali” (e dunque che svolgono attività non strettamente funzionali all’attività istituzionale dell’ente, quali sono appunto Amica Gestioni e Foggiaservizi) vanno dismesse entro il 30 giugno attraverso bandi di evidenza pubblica (con vincolo di contratto quinquennale da parte dell’ente) o sono destinate allo scioglimento entro fine anno ope legis.

Ed è questa la strada, con tutta probabilità, a cui è costretto il Comune di Foggia. Non solo le due società si trascinano in una situazione giuridica di liquidazione dal dicembre 2010 (attese le forti perdite, l’ultimo bilancio di Foggiaservizi parla di due milioni e mezzo di euro circa) ma hanno dalla loro l’aggravante della inoperatività. A ciò si aggiunga un’altra situazione kafkiana: le due società sono collegate al Comune di Foggia solo indirettamente (si tratta di derivate di secondo livello): Amica Gestioni per il tramite di Amica (fallita e non più di proprietà del comune); Foggiaservizi tramite partecipazione delle tre ex municipalizzate Amica, Ataf ed Amgas, le ultime due da tempo sottoposte ad una forte terapia d’urto di risanamento.

Oggi i lavoratori sono tornati a protestare a Palazzo di Città. Le ultime disposizioni regionali hanno chiuso peraltro (attesa evidentemente l’esiguità delle risorse) i rubinetti della cassa  integrazione. Animato l’incontro col sindaco Mongelli. Il destino sarebbe irrimediabilmente segnato, stante l’attuale quadro normativo sui servizi pubblici locali. Ed è difficile che il Comune, che ha fatto richiesta di accesso al Salva-Enti per la drammatica situazione dei conti in cui si dimena, commissariato quasi dal ministero degli Interni, possa pensare di mettere a bando servizi non strettamente funzionali alla sua attività istituzionale, vincolandosi per 5 anni.

Né A.MA.COM., la società che sarebbe dovuta nascere sulle ceneri di Foggiaservizi (già bocciata dalla Corte dei Conti) ha alcuna possibilità di nascere. La stessa Corte dei Conti, nel questionario somministrato all’ente propedeutico all’istanza di accesso al Salva-Città, avrebbe chiesto “garanzie” in merito alla dismissione dei servizi ed allo scioglimento delle società strumentali. Diverso, invece, sarebbe il discorso di AMService (ex Amgas Rosso e Viola), attualmente attiva ed operativa nel settore della verifica degli impianti termici: il servizio, ritenuto indispensabile, dovrebbe andare verso la dismissione “controllata” entro il 30 giugno

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