La “mazzata” è stata forte. E non solo sul piano economico: a bruciare maggiormente è quello umano, un rapporto con la città costruito in anni di passione e dedizione per il proprio lavoro. La famiglia Natola, titolare dell’atelier di abiti da sposa “Ore Liete”, vittima del furto di una intera collezione di abiti da sposa, non nasconde l’amarezza per l’accaduto, ma è pronta a partire, più forte di prima. E il primo pensiero è alla città e alle sue future spose, con una singolare lettera aperta.

“Nella notte tra il 27 e il 28 ottobre, nei giorni del trasloco della nostra attività nella nuova sede di viale Fortore a Foggia, qualcuno ha strappato via un pezzo di noi: 100 abiti da sposa, impegno, dedizione e sacrifici. Dopo i primi momenti di dolore e sconforto, troviamo proprio nel vostro affetto e solidarietà la spinta giusta per sapere con fermezza da dove ripartire: da voi!

Di nuovo a lavoro e determinati a non farci privare per nessun motivo dell’entusiasmo e dell’amore che da sempre ci muovono, da sabato 31 ottobre dalle 10 alle 18 ci trovate in Viale Fortore 21. Per gli appuntamenti un po’ di pazienza. Proprio in queste ore, sulla scia dell’immenso affetto che ci circonda e grazie al supporto dei nostri partner, sta nascendo quasi spontaneamente un evento a porte aperte in cui tornare a occuparci di ciò che conta davvero per noi: i sogni di ogni sposa.

Le nostre aziende sono già al lavoro per sostituire ed ampliare il nostro campionario, e siamo quindi felicissimi di annunciare che dal 5 al 7 novembre sarà possibile visionare la collezione 2016, ancora più ricca e splendente del previsto. Ci sembra anche doveroso rassicurare chi ha già scelto il suo abito: i capi in consegna sono ben custoditi e tutti presenti all'appello. Riteniamo giusto inoltre far arrivare forte e chiara la notizia più importante: ci sono cose che non si possono rubare… tra queste, la stima, l’affetto e la magia che circondano Ore Liete".