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Cronaca

Lavoro nero: elevate sanzioni e sospese attività imprenditoriali

Al vaglio del NIL anche la posizione di un minorenne che lavorava presso un panificio. Datore di lavoro deferito all'A.G. per violazione della legge di Tutela di bambini e adolescenti

In provincia di Foggia proseguono i controlli da parte dei militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro. L’attività ispettiva volta alla repressione del fenomeno del lavoro sommerso ha riguardato quattro aziende.

Delle nove posizioni lavorative sottoposte a controllo, cinque sono risultate essere in nero, tra cui quella di un minore che lavorava presso un panificio.

Il ragazzo non era stato sottoposto nemmeno alla visita medica preventiva per verificarne l’idoneità all’attività. Il datore di lavoro è stato deferito alla competente A.G. per violazione della legge di Tutela dei Bambini e adolescenti.

A carico dei titolari delle altre aziende, dove sono stati scoperti altri quattro dipendenti retribuiti a nero, è stato adottato il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale, in quanto è stato accertato l’impiego di personale non risultante dalle scritture obbligatorie in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori regolarmente occupati.

I provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale sono stati tutti revocati a seguito della regolarizzazione degli operai e previo pagamento di una sanzione aggiuntiva di euro 1500.

Sono state elevate sanzioni amministrative in materia di lavoro per un totale di 18mila euro.

 

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