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Cronaca

'Lavoro bianco contro lavoro nero', il pool anticaporalato foggiano che mira a colpire le aziende che assumono in condizioni di sfruttamento

Operazione 'Lavoro bianco' in Capitanata. Arrestati tre imprenditori agricoli di due aziende tra Foggia e San Rotondo e un Caporale. Le dichiarazioni di Vaccaro e Lorenzon

I pool anticaporalato 'Lavoro bianco contro lavoro nero' creati sia all'interno della procura che dei carabinieri, "non mirano a colpire solo il caporale ma anche e soprattutto le aziende che assumono in condizioni di sfruttamento". Lo ha precisato questa mattina il procuratore della Repubblica di Foggia, Ludovico Vaccaro, nella conferenza stampa dell'operazione 'White Labour' scattata alle prime luci dell'alba tra Foggia e San Giovanni Rotondo, che ha portato all'arresto di tre imprenditori agricoli, tra cui due fratelli recidivi e già arrestati per lo stesso motivo l'estate scorsa, e di un giovane caporale del Gambia: "Ci auguriamo che le altre parti dello stato e parti sociali facciano la propria parte. Serve un lavoro di squadra per aiutare a ricondurre le situazioni di lavoro nell’alveo della legalità. Sistemi che prevedano l’incontro di domanda e offerta, dignità del lavoratore (condizioni abitative e di trasporto) e giusta retribuzione. Solo così si può combattere il caporalato".

Il comandante provinciale dei carabinieri di Foggia, Nicola Lorenzon, ha spiegato che la prima azienda finita nel mirino delle indagini opera nel campo dell’ortofrutta "con un giro milionario di fatturato". I titolari, già arrestati nell’estate del 2019, sono stati colti nel commettere di nuovo il reato ed è scattato l’arresto in carcere (intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro). 

L’altra azienda di San Giovanni Rotondo, con fatturato rilevante, impiegava 15 lavoratori stranieri clandestini. Quest’ultima, oltre al caporale che cercava i lavoratori nei ghetti, aveva anche container per i lavoratori, in condizioni precarie e degradanti, dove mancavano condizioni di sicurezza, non esistevano orari di lavoro e c'erano paghe irrisorie "fuori da ogni schema e regola. Sotto soglia". Sono stati contestati l'iintermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro. 

Lorenzon ha precisato che le ditte sono state affidate ad amministratori. "La legge prevede ora l’obbligo da parte delle aziende di assumere i lavoratori impiegati in modo illeciti. Questa è la prova di far continuare l’attività in modo lecito".

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