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Cronaca San Severo

Denuncia i colleghi assenteisti e viene isolato, Matteo non ne può davvero più: "Assume antidepressivi"

Ernesto Abate della Si.f.u.s in una lettera inoltrata all'ispettorato del lavoro di Foggia e al Consorzio di Bonifica di Capitanata, ha proposto un tentativo di conciliazione per la vicenda di Matteo Pio Ciavarella

Ernesto Abate, segretario nazionale del Si.f.u.s ha chiesto all’ispettorato del lavoro di Foggia e al Consorzio di Bonifica della Capitanata, “la predisposizione di tentativi di conciliazione finalizzati a dirimere atteggiamenti ostativi nella relazione sindacale, per addivenire ad un accordo condiviso nel rapporto lavorativo tra il Consorzio di Bonifica ‘La Capitanata di Foggia’ e il dipendente Matteo Pio Ciavarella, licenziato nel 2016 e reintegrato come da giusta causa nel 2017".

Nella richiesta avanzata dall'organizzazione sindacale il 29 gennaio, viene evidenziato che il dipendente dell'Ente “è stato di fatto “isolato” nella sede dislocata di Palude Grande a svolgere attività lavorativa da turnista, in “solitario”, senza ricevere le giuste e costanti informazioni per eseguire correttamente le mansioni assegnate e superare le relative difficoltà di volta in volta, poiché il personale responsabile preposto, sistematicamente, non risponde al telefono". E che "vive in uno stato di opprimente depressione aggravata dalla tipologia di lavoro e pertanto assume farmaci antidepressivi”.

Tra le altre cose il segretario nazionale del Si.f.u.s. Ernesto Abate, a seguito dell'incontro in sede consortile del 22 novembre in cui ha tentato di rappresentare le ragioni di Ciavarella - che come estrema ratio propone di essere guidato verso la quiescenza - "il datore di lavoro si è rifiutato di redigere il verbale d’incontro". E' stato quindi consegnato un verbale unilaterale, "che ad oggi rimane senza risposte" aggiunge.

Ernesto Abate - che dal 16 al 28 febbraio sarà presente a Foggia - invita le parti a promuovere un tentativo di conciliazione.

Matteo Pio Ciavarella ha trascinato in Tribunale dieci dipendenti del Consorzio di Bonifica di Capitanata, accusandoli di assenteismo. Con una serie di esposti inviati in Procura ha dato il via all'indagine investigativa. Circa trenta gli episodi contestati.

La prima denuncia formale alla magistratura Ciavarella la fece a fine 2015, una seconda ad inizi 2016. Adibito a mansioni di custode, era stato dislocato presso gli impianti di 'Palude grande' e 'Palude Lauro' con le funzioni di idrovorista. A quel punto la Guardia di Finanza ha cominciato ad indagare installando videocamere e con appostamenti vari.

Notate le telecamere, il Consorzio di Bonifica della Capitanata addebitò la responsabilità a Matteo Pio Ciavarella, licenziandolo in tronco. Soltanto a seguito di comunicazione della Procura a restituire i congegni, l'ente aveva capito che in realtà si trattava di un'attività di indagine. Nel frattempo licenziato, Ciavarella ottenne il reintegro (continua a leggere).

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