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Cronaca Lucera / Piazza del Duomo

Lucera in piazza, Tutolo con gli studenti: “Ospedale sotto attacco, politica aspetta il morto?”

Questa mattina il 'Lastaria day' a Lucera. Circa duecento gli studenti che hanno manifestato in piazza Duomo. Pronto Soccorso rischia il declassamento: "Noi non ci fermiamo"

"Nessuno si azzardi a stigmatizzare questa iniziativa come il mero tentativo di marinare la scuola. Siamo cittadini consapevoli ed istruiti. La politica deve ascoltarci". I rappresentanti degli istituti superiori di Lucera mettono le mani avanti. Hanno organizzato di loro spontanea volontà un "Lastaria Day" per protestare contro i tagli al nosocomio lucerino: "Non siamo nelle mani di nessuno - mettono in guardia - Semplicemente amiamo la nostra città e non permetteremo che la si riduca a poco più di una masseria. Perché è quello che sta accadendo. Prima il tribunale, poi l'ospedale, ora si paventano addirittura smantellamenti degli uffici postali".

Sono arrabbiati, mortificati. Sicuramente consapevoli. Duecento ragazzi, o poco più: si sono radunati nelle prime ore della mattina in Piazza Duomo ed hanno dato vita ad un "rumoroso" corteo culminato nei pressi dell'ospedale. A rendere un caloroso grazie all'iniziativa il sindaco della città, Antonio Tutolo, che ha esortato i ragazzi ad "andare avanti". "Siete  voi i cittadini di domani, a voi l'onere e l'onore di difendere la vostra città" ha esordito Tutolo.

Poi lanciatosi in j’accuse violentissimo: "Questa città è sotto attacco. Il nostro ospedale è sotto attacco e da tempo. Sembra quasi che la politica aspetti che ci scappi il morto, così da fornirsi le ragioni per chiuderlo definitivamente". Parole gravi di cui il primo cittadino si assume "tutte le responsabilità" dice, "e qualcuno provi a smentirmi: gli basterà entrare nel nostro ospedale per rendersi conto che quello che sto dicendo è drammatica realtà".

FOTO | Lastaria day a Lucera: la protesta di sindaco e studenti

L'ultima scure proveniente da Bari sancirebbe il declassamento del Pronto Soccorso a punto di primo intervento per le emergenze minori. Un rischio per scongiurare il quale è stato promossa una raccolta firme, che ha superato allo stato quota 3mila firme. "Noi non ci fermiamo" ha continuato Tutolo che sul tema ha intessuto una interlocuzione stretta con Michele Emiliano, segretario regionale del Pd e candidato alle primarie del centrosinistra il 30 novembre, colui che più si è smarcato dalle politiche vendoliane in tema di sanità, definendole "un disastro".

Questo nonostante gli assessori succedutisi nei due governi Vendola alla guida delle Politiche della Salute siano stati tutti prevalentemente Dem. Ed a chi glielo fa notare, Emiliano replica, senza scomporsi: "Il PD, di fatto, non è mai esistito nel governo Vendola - così come dichiarato a L'Altra Campana - il Pd è stato usato come dispensa da cui si è preso ora questo assessore, ora quello, ma erano tutti vendoliani, diciamoci la verità. Il PD non ha mai avuto una capacità politica autonoma".

Lo stato attuale della sanità, insomma, è solo e soltanto responsabilità di Vendola, secondo il segretario del PD. Dichiarazioni virali in queste ore, che irrompono negli ultimi giorni di campagna elettorale. Intanto i ragazzi vanno avanti: "Hanno leso diritti costituzionalmente garantiti. Ci appelliamo alla politica: ascolti i cittadini di domani".

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