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Giovedì, 25 Aprile 2024

VIDEO | Foggia chiede case e rispetto a Bari. Landella tuona: "Presi in giro da Emiliano, ma ora diciamo basta"

"La gente non può più vivere nei container e nei sottani" così Franco Landella oggi a Bari sotto la sede della Regione Puglia insieme alle famiglie di Foggia che chiedono un'abitazione

“I cittadini di Foggia speravano che il presidente della Regione, Michele Emiliano, oggi dimostrasse attenzione. Invece, purtroppo, ha confermato l’atteggiamento di cui aveva già dato prova. Un atteggiamento fatto di disinteresse politico e di assenza di chiarezza. 
La delegazione di foggiani che oggi ho guidato nella manifestazione di protesta a Bari chiedeva rispetto e risposte circa ciò che la Regione ha in animo di fare per risolvere la drammatica piaga sociale dell’emergenza abitativa. Dopo anni di promesse, proclami ed assicurazioni formulate persino alla presenza del Prefetto, dopo anni di conferenze e di impegni assunti formalmente dal governo regionale, come nel gioco dell’oca Emiliano ha deciso inspiegabilmente di tornare alla casella di partenza. Anzi, a mezzo stampa ci ha fatto sapere che di colpo considera il programma di housing sociale - ideato dal centrosinistra, quando la sua coalizione amministrava la città - una strada da evitare, sconfessando e facendo carta straccia delle cose dette dagli assessori della sua Giunta.

Foggia non può essere condannata a questa perenne incertezza o, peggio, a questo limbo in cui ogni giorno si cambia idea, in spregio ad accordi ed intese. Non è un caso se anche l’Associazione Nazionale Costruttori Edili sostenga le nostre posizioni e chieda alla Regione di esprimersi, questa volta in modo serio. Emiliano non può continuare a trincerarsi dietro le battute ad effetto ed i tira e molla. La nostra comunità, le famiglie che oggi hanno sfidato il caldo torrido per manifestare la propria disperazione esigono rispetto. Un rispetto che il Governatore, ancora una volta, si è guardato bene dal dimostrare, scegliendo di non incontrare né me né i cittadini.

Un atteggiamento che conferma, qualora ce ne fosse stato bisogno, la necessità di scegliere la via della mobilitazione popolare per far sentire la nostra voce, perché i disagi dei foggiani, le lacrime della nostra gente, non possono essere trattati con distacco ed affrontati con questa superficialità.

Ringrazio il presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, ed i componenti della conferenza dei capigruppo che, a differenza del presidente della Regione, hanno manifestato disponibilità ed ascolto. Ai presidenti dei gruppi consiliari, dai quali sono stato ricevuto, ho potuto spiegare le ragioni di Foggia, ricordando loro tutte le promesse dei diversi assessori regionali all'Urbanistica che si sono succeduti ed il modo in cui sono state sistematicamente disattese. Ai presidenti dei gruppi consiliari ho spiegato quanto l'approvazione del programma dell'housing sociale sia vitale per recuperare circa 800 alloggi da destinare alla risoluzione dell'emergenza abitativa, che in moltissimi casi è anche emergenza sociale e sanitaria. Dalla conferenza dei capigruppo ho ricevuto l'impegno formale a portare in Aula in tempi strettissimi una mozione che permetta al Consiglio regionale di discutere di questo tema, impegnando Emiliano a fornire una risposta certa circa la strategia da adottare, i finanziamenti da stanziare ed il cronoprogramma per la sua realizzazione. Perché non solo dell'housing sociale, più volte descritto come prossimo all'approvazione da parte della Giunta regionale, non c'è traccia, ma non si vedono neppure all'orizzonte le risorse economiche per la costruzione degli alloggi la cui realizzazione Emiliano ha promesso nella zona del quartiere fieristico, peraltro area che a mio avviso sotto molti aspetti non è la migliore per un intervento di questa natura.

Contestualmente ho formulato al Prefetto di Foggia la richiesta di un nuovo incontro, alla presenza dell'assessore regionale Alfonso Pisicchio, proprio per affrontare queste questioni, compresa quella che riguarda l'assurda bocciatura del Piano di Recupero della Zona Salice, che meritano una soluzione e non il continuo gioco del cerino a cui abbiamo assistito e che non è più tollerabile.

Foggia non arretrerà di un solo passo in questa vertenza. Foggia non smetterà di chiedere e pretendere dignità. Come recitava questa mattina uno striscione portato dalle famiglie: Foggia non si arrende. Emiliano ne prenda atto e si adoperi per fornire alla nostra città risposte e non solo polemiche”.

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