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Cronaca

'La mafia sociale', il procuratore Seccia: “Mala foggiana ha diviso questa città”

“Davvero vogliamo vivere in una società del genere? Davvero vogliamo vivere con questa indifferenza? Davvero vogliamo vivere in una comunità che ci consegna ad oggi 115 morti irrisolti?”

Prima ancora delle dichiarazioni apparse sui profili Twitter e Facebook di Saviano in merito alla ‘Società Foggiana’, martedì scorso dal chiostro di Santa Chiara il procuratore Domenico Seccia ha raccontato le vicende della mala locale nel corso della presentazione de “La mafia sociale”, seconda fatica editoriale dopo il successo de ‘La mafia innominabile’.

“Noi la terra non la ereditiamo dai nostri padri, ma la prendiamo a prestito dai nostri figli, cui un giorno dovremo dar conto”. Queste le parole del magistrato e autore Domenico Seccia, pronunciate durante la presentazione del suo ultimo lavoro editoriale dal titolo ‘La mafia sociale’ edito da ‘La Meridiana’, interamente dedicato alla criminalità foggiana.

“Davvero vogliamo vivere in una società del genere? Davvero vogliamo vivere con questa indifferenza? Davvero vogliamo vivere in una comunità che ci consegna ad oggi 115 morti irrisolti?”. Queste alcune delle sue domande, rivolte direttamente al pubblico, nel corso della presentazione organizzata da Libera.

Oltre a Domenico Seccia, hanno preso parte all'evento anche il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, l'assessore regionale alla legalità, Guglielmo Minervini, la coordinatrice provinciale di Daniela Marcone, il direttore artistico della libreria Ubik Michele Trecca e il giornalista Ernesto Tardivo.

FOTO | 'La mafia sociale': presentazione libro di Domenico Seccia

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