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Cronaca Candelaro / Via Luigi Obertj

Tra via Candelaro e via Obertj, ci sarà anche via Alberto Amorico

L'inaugurazione si terrà il 21 luglio alle 10.30. Il pittore nato nel capoluogo dauno e morto a Rho, è l'autore del ritratto "Umberto Giordano sul letto di morte" custodito dal Museo Civico di Foggia

Il 21 luglio alle ore 10,30 il sindaco di Foggia Gianni Mongelli, alla presenza delle altre autorità cittadine, inaugurerà una strada intitolata al pittore e artista foggiano Alberto Amorico. La via è ubicata tra via Candelabro e via Obertj.

Nato a Foggia il 5 settembre del 1906, Amorico si è dedicato alla pittura sin dalla tenera età. I primi mezzi espressivi sono stati il disegno, l’acquerello e il pastello.
I suoi soggetti spaziano con disinvoltura dal paesaggio, al ritratto, alla natura morta. La sua tavolozza, spontanea e libera nella scelta dei colori, esprime la sua personalità di artista e uomo sensibile, attento a cogliere il segreto palpito delle cose, il pensiero e la forza espressiva dei suoi ritratti. La sua arte non è alla ricerca di nuove espressioni pittoriche, in un momento dove le nuove avanguardie si susseguono rapidamente, bensì egli si pone in una dimensione dove i suoi dipinti manifestano il proprio sentimento di pittore sereno, obiettivo e coerente con la realtà. Nel 1925 organizzò la sua prima mostra personale, presso la Sala Comunale di Foggia, che ripropose successivamente nel 1928, 1930, 1936 e nel 1947. Nel 1928 si trasferì a Rho (Milano) dove vi rimase definitivamente. Da ricordare sono le esposizioni presso le seguenti gallerie: Galleria Bianchi di Gallarate, Galleria Bolzani di Milano, Galleria Barcaccia di Roma, Galleria Prevosti di Varese, oltre alle esposizioni a Foggia.

Tra le opere principali ricordiamo il ritratto “Umberto Giordano sul letto di morte”, eseguito nel 1947 e conservato presso il Museo Civico di Foggia; i due pannelli a olio “Regina Pacis” e “S. Leonardo fanciullo” conservati presso la Chiesa dell’Asilo di Artallo Imperia. Le sue opere sono custodite in Italia e all’estero, nei musei, pinacoteche e collezioni private. Morì a Rho il 12 gennaio 1983.

Foto: www.manganofoggia.it

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