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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Carapelle

Uomini armati nei pressi del suo studio: intimidazione a Massimo Curci, lui scappa e si rompe la clavicola

E' successo nel tardo pomeriggio di oggi, a Carapelle, dove Curci vive ed ha il suo studio professionale. Sull'accaduto, sono in corso le indagini dei carabinieri che stanno setacciando la zona alla ricerca di telecamere utili

Il commercialista ed ex vicepresidente del Foggia Calcio, Massimo Curci, vittima di una intimidazione a mano armata. E' successo nel tardo pomeriggio di oggi, a Carapelle, dove Curci vive ed ha il suo studio professionale.

Le precisazioni del legale di Curci, l'avv. Michele Sodrio

Secondo quanto ricostruito, uscendo dallo studio, Curci avrebbe notato un'autovettura appostata poco distante, con a bordo dei soggetti non meglio identificati, uno dei quali armato di pistola (non è chiaro se ci sia stata anche una minaccia esplicita). Alla vista dell'arma, il commercialista si è lasciato lo studio alle spalle correndo all'impazzata in strada.

Nella fuga, lo stesso è caduto fratturandosi una clavicola. Sull'accaduto, ricostruito al momento solo sulla scorta delle dichiarazioni della vittima, sono in corso le indagini dei carabinieri che stanno setacciando la zona alla ricerca di telecamere utili. L'uomo invece è stato accompagnato in pronto soccorso per le cure del caso.

Curci, lo ricordiamo, fu arrestato nel dicembre 2017, nell'ambito della operazione Security con l'accusa di autoriciclaggio. Un mese prima, l'8 novembre 2017, nei suoi confronti fu eseguito il decreto di sequestro preventivo d’urgenza, per un valore di beni pari a 8,2 milioni di euro, emesso dal P.M. della D.D.A. milanese, Dr. Paolo Storari, mediante il sequestro di beni mobili (autovetture di grossa cilindrata) denaro e polizze assicurative.

Nel febbraio 2018 la Guardia di Finanza e la Polizia avevano dato anche dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dalla stessa D.D.A. di Milano per un importo di 32,3 milioni di euro, a carico di 91 società di autotrasporti, la cui contabilità era detenuta dal commercialista foggiano, ritenuto responsabile del reato di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici. I legali di Curci precisarono però che non vi era alcun collegamento tra il dott. Curci e le società di cui tale indagato (Angelino Pasquale) si sarebbe avvalso per il compimento delle attività allo stesso attribuite. 

Il 16 luglio 2018 la Guardia di Finanza, nella sua villetta di Carapelle, trovò “un vero e proprio pozzo di San Patrizio”, recuperando, nel sottotetto dell’abitazione dei suoceri dell’uomo, polizze per 20milioni di euro, intestate al figlio, alla moglie, al fratello e all’anziana madre di Curci; poi denaro contante e assegni (un centinaio, tra circolari e post datati) per un valore complessivo di 4milioni di euro. E ancora una decina di orologi Rolex, e altrettanti di marchi meno prestigiosi. Gli fu sequestrata anche una Porsche Carrera decappottabile bianca. Sequestro poi confermato nell'ottobre successivo.

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