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Cronaca

Interviste | Roberto Zarriello: blogger, giornalista ed esperto di nuovi media

L'ultimo lavoro dell'autore foggiano di "Penne Digitali 2.0" si chiama "Social media marketing: Strumenti per i nuovi Comunicatori digitali". Tra le sue passioni, la più grande resta il Foggia

Si chiama "Social media marketing: Strumenti per i nuovi Comunicatori digitali" (editore Franco Angeli) ed è stato scritto in collaborazione con Antonio Ferrandina, l’ultimo lavoro di Roberto Zarriello, giornalista foggiano, blogger ed esperto di nuovi media

Una guida indispensabile nell’era dei social network, con la quale Zarriello e Ferrandina spiegano come comunicare con parole, immagini e video su piattaforme diverse attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla rete, quali Facebook, Twitter, Linkedin e Flirck.

ROBERTO ZARRIELLO | Giornalista, blogger ed esperto di nuovi media, Zarriello è stato per cinque anni assistente e membro della commissione d’esame della cattedra di Organizzazione e Comunicazione degli Uffici stampa-URP del prof. Luciano Russi all’università “La Sapienza” di Roma.

E’ docente a contratto presso l’ateneo di Foggia, dove insegna Scrittura e giornalismo per il web nel Master in Nuovi Media, mentre a Roma coordina un progetto di formazione a distanza sui linguaggi crossmediali.

Ha collaborato e collabora con quotidiani e magazine importanti, tra cui Repubblica, Espresso, Affari Italiani, Pubblicità Italia, Elettroradio Informazioni e Assodigitale. Continua a tenere seminari e corsi sulla Comunicazione multimediale in enti di formazione e Università, quali l’Eurac di Bolzano, l’Università di Napoli, l’Università del Molise e Cinecittà Campus.

  1. Come è nata l’idea del libro e a chi si rivolge?

Le nuove tecnologie hanno cambiato le regole del marketing e della comunicazione. Hanno cambiato anche la società in cui viviamo.  Il libro, scritto a quattro mani con Antonio Ferrandina, cerca appunto di capire come è cambiato il mondo della comunicazione aziendale mettendo insieme il punto di vista di un giornalista appassionato di nuovi media e di un docente di Marketing (Ferrandina insegna alla Luiss Business School). Cerca di far luce su quali siano i possibili strumenti e le strategie che un’azienda può adottare dopo l’avvento dei social media. Fare business sui social network   è al giorno d’oggi una necessità per qualsiasi azienda: ma per comunicare non basta esserci, bisogna far “sentire” la propria presenza. Il libro è una guida per i nuovi comunicatori digitali, rivolta a tutti, dai dirigenti, ai professionisti ma anche ai “non addetti ai lavori”: in pratica tutti coloro vogliano approfondire la conoscenza di questo settore.

  1. Suppongo che questo lavoro sia stato fatto soprattutto per chi vuole fare business. A tal proposito, cos’è un Social Media Marketing?

Il social media marketing altro non è che la divulgazione della comunicazione fatta da parole, immagini, video su piattaforme diverse attraverso gli opportuni strumenti che la Rete mette oggi a disposizione: I social network come Facebook, Twitter, Linkedin, Flirck rappresentano una nuova opportunità per comunicare in modo efficace e sono destinare a dominare sempre di più la scena mediatica.

  1. Un libro come il vostro da solo può bastare a formare delle nuove professioni oppure serve altro?

Non credo affatto che il libro, da solo, possa essere esaustivo. Sarebbe da presuntuosi considerarlo tale. Può comunque contribuire, considerando le tante variabili da prendere in esame,  a guidare il lettore con indicazioni pratiche, metodiche, ecc. nel raggiungimento del proprio scopo.

  1. Tu sei anche l’autore di Penne Digitali 2.0. Cioè?

Un manuale adottato in diverse università italiane che vuole aiutare e guidare chi muove i primi passi nel “mare magnum dell’informazione social” per cogliere tutte quelle opportunità che Internet mette a disposizione. Una guida pratica e ci auguriamo utile sia per gli operatori dell’informazione, sia per chi usa la Rete per inserire propri contenuti e  “vuole comunicare e discutere col grande pubblico”.

  1. Social Network e Informazione on line: chi è più indispensabile di chi?

Sono due aspetti complementari in quanto se da un lato i social network utilizzano l’informazione per generare “nuovi consensi”: like, condivisioni, la stessa informazione si appoggia a tali strumenti per ottenere la massima divulgazione e la migliore interazione possibili.

  1. Considerando che sei foggiano doc, come valuti il panorama dell’informazione di Capitanata anche in rapporto alle strategie di marketing e ai social network?

Il futuro dell’editoria è glocal, globale e locale che si fondono. In questo senso siti e giornali locali hanno una grande opportunità. Ma per vincere la sfida non basta trasformare i siti, magari anche quelli storici, in contenitori di comunicati stampa. I siti locali devono vivere, raccontare storie, rappresentare un territorio. Un racconto multimediale in cui parole, immagini e video si fondono per rappresentare nel modo più oggettivo possibile la realtà locale. In Capitanata l’offerta è variegata e siti come il vostro o come il neonato “Foggia Città Aperta” (più web-tv che magazine) meritano la massima attenzione e considerazione. Come del resto siti storici come quelli delle testate televisive locali che però andrebbero sviluppati e implementati.

Un’altra partita importante si gioca sui social media: non basta avere tanti fans o avere un pagina ufficiale. Bisogna entrare nel vivo delle dinamiche, capire lo strumento e utilizzarlo per stabilire un dialogo costante con i lettori che diventano protagonisti attivi dell’informazione potendo anche segnalare fatti e notizie. Il citizen journalism è ormai una realtà, ma questa è un’altra storia.

  1. Zarriello di quali altri progetti si sta occupando?

Il giornalismo multimediale e lo sviluppo di progetti editoriali restano la mia passione. Da un anno e mezzo sto coordinando il progetto Look-out.tv (sito e social network). Un progetto nato dall’idea dell’ex ministro Martelli, che mira a mettere in Rete e valorizzare le esperienze associative e culturali di popoli diversi. Una web-tv e un magazine per raccontare le storie dei “nuovi italiani”. Un progetto che mi ha consentito di conoscere e lavorare con colleghi di diverse nazionalità da cui ho imparato tanto. Di comunicazione sociale e integrazione si occuperanno anche altri progetti a cui stiamo lavorando.

Senza mai dimenticare il legame con la mia città in cui, nonostante i tanti viaggi e i frequenti spostamenti, vorrei continuare a vivere. Almeno nel fine settimana e soprattutto quando gioca il Foggia. Che resta la mia grande passione a cui, tra l’altro, è legata una fetta importante del mio percorso professionale in una prima fase e non solo.

 

 

 

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