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Cronaca San Marco in Lamis

Sita: dopo Zazzera anche Bordo porta il “caso Totta” a Montecitorio

Il 49enne autista sammarchese è stato riconosciuto inidoneo dopo 26 anni di servizio. Il suo impegno nel sindacato RdB fa sorgere più di un dubbio sulla legittimità del licenziamento

Dopo l’interrogazione parlamentare dell’esponente dell’Idv Zazzera del 29 gennaio, stamattina nell’Aula Montecitorio è arrivata anche quella del deputato del Pd Michele Bordo al ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. “Ripristinare piena legalità e agibilità sindacale all’interno dell’impianto SITA di Foggia a tutela dei diritti di un lavoratore ingiustamente licenziato solo per aver svolto attività sindacale a difesa dei propri colleghi” è il fermo invito rivolto dall’onorevole del Partito Democratico.


L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DI MICHELE BORDO

"Formalmente, la causa dell’esonero è la sua asserita inidoneità fisica – continua Bordo – fatta rilevare, però, poche ore dopo che il rappresentante delle RdB ha avanzato una serie di richieste per chiarire le previsioni del Documento Valutazione Rischi aziendale, con particolare riferimento allo ‘stress da lavoro correlato’ per gli operatori di esercizio".

"La coincidenza tra lo svolgimento dell’attività sindacale e l’avvio della procedura di licenziamento, che fa perno su una temporanea e superata inidoneità fisica – conclude il deputato del PD – fa insorgere più di un dubbio sulla legittimità del licenziamento stesso, abbattutosi su un lavoratore con 24 anni di servizio e una famiglia a carico che ora non ha più alcun mezzo di sussistenza”.

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